MI1586-Rime_Tasso_49

Rime del sig. Torquato Tasso
p. 57 [1] Pareggia, pareggiar le pene amare
Rubrica: All'illustre sign. Francesco Pareggia.
sonetto
p. 58 [2] S'amate vita mia, perché nel core
Rubrica: Scrive alla sua donna in cui era tema, o gelosia.
sonetto
p. 59 [3] Feroce destra, che d'horror di morte
Rubrica: Al sig. Bartolomeo Brugnoli Avocato del signor Francesco Paregia, ad instanza di Raffaele Montorsani.
sonetto
p. 60 [4] Lodar gli scettri imperiosi, e l'arme
Rubrica: Al sig. Bartolomeo Brugnoli dottore eccellentiss. ad instanz di Raffaele Montorsani.
sonetto
p. 61 [5] Torquato, mentre al tuo sublime canto
Rubrica: AL sig. Torquato Tasso.
sonetto
p. 62 [6] Quale il corrier, che rapido torrente
Rubrica: All'illustrissimo prencipe di Guisa.
sonetto
p. 63 [7] Marco, al vostro destrier quando più corre
Rubrica: All'illustrissimo sig. Marco de Pij.
sonetto
p. 64 [8] Tasso, chi al suon de' tuoi divini accenti
Rubrica: Al sig. Torquato Tasso.
sonetto
p. 65 [9] Questa, ch'è fredda pietra à miei lamenti
Rubrica: Risposta del sig. Torquato Tasso al sig. Gherardo Borgogni.
sonetto
p. 66 [10] Filli, sotto qual cielo, od in qual parte
Rubrica: Del sig. Gherardo Borgogni. Alla signora Isabella Andreini, Comica Gelosa.
sonetto
p. 67 [11] Papio, ne l'alta sede ove trahesti
Rubrica: Del sig. Torquato Tasso, al sig. Giovan' Angel Papio.
sonetto
p. 68 [12] Luce à l'oscure leggi, e leggi al mondo
Rubrica: Al medesimo sig. Papio.
sonetto
p. 69 [13] Darei luce a le leggi, e al cieco mondo sonetto
p. 70 [14] All'hor che in ciel tra mille aurate sedi
Rubrica: Scrive al sig. Duca, che non è in terra più viva imagine dell'eternità, che la gloria acquistata per mezzo de scrittori.
sonetto
p. 71 [15] Parma, il Barbaro nome in Greci accenti
Rubrica: Alla sig. contessa di Sala, la sig. Barbara Sanseverina.
sonetto
p. 72 [16] Da che scemò del bon popol di Marte
Rubrica: All'illustrissimo sig. Cardinale Borromeo.
[Versione con varianti del sonetto: Da che scemò della città di Marte]
sonetto
p. 73 [17] Questa, che in mille fiate, in mille guise
Rubrica: Del sig. Gherardi Borgogni, sopra la conversione di Santa Maria Maddalena.
sonetto
p. 74 [18] Frà l'altre spoglie, il glorioso Achille
Rubrica: All'illustriss. sig. don Ferrante Gonzaga prencipe di Guastalla, sopra un calamaio che dal sig. Bernardo Tasso suo padre fù guadagnato frà le spoglie d'Africa, al tempo che 'l sig. don Ferrante suo avolo andò à quell'impresa.
sonetto
p. 75 [19] Vago di pace, e di partir bramoso
Rubrica: All'illust. et rev. cardinal Albano nella sua convalescenza.
sonetto
p. 76 [20] Spagna, qual vincitrice, e nobil donna
Rubrica: All'illust. signor Francesco Pareggia, in lode della Spagna.
sonetto
p. 77 [21] Questi il Boccaccio fu, ch'al crine avolse
Rubrica: Sopra l'imagine del Boccaccio.
sonetto
p. 78 [22] Giulio, s'humana gloria ha tante corna
Rubrica: Al sig. Giulio Mosti.
sonetto
p. 79 [23] Guerin, chi porre infra gli heroi vuol pace
Rubrica: Al sig. cavalier Guerini.
sonetto
p. 80 [24] Mentre pingi, e colori
Rubrica: Del sig. Gherardi Borgogni. Al signor Ambrogio Figino, illustre pittor de nostri tempi.
madrigale
p. 81 [25] Cortese albergatrice, ancor l'imago
[verificare autore]
sonetto
p. 82 [26] Quel ch'io nudrij per voi nel molle petto
Rubrica: Scrive alla sua donna.
sonetto
p. 83 [27] Godea Tirsi gli amori
Rubrica: Del sig. Gherardo Borgogni. Al sig. Gio. Battista Monte.
madrigale
p. 84 [28] Già l'alma ti donai
Rubrica: Al sig. Gherardo Borgogni, la signora Isabella Andreini Comica Gelosa.
madrigale
p. 85 [29] Chiaro Figin, ne' simulacro santo
Rubrica: Il sig. Gherardo Borgogni. Al sign. Ambrogio Figino, sopra la figura d'una santa Maria Maddalena.
madrigale
p. 86 [30] Quando intesi il bel nome i mi pensava
[La rubrica è da leggere assieme a quella della pagina seguente, p. 87: "del sig. Torquato Tasso".]
madrigale
p. 86 [31] Bella non è costei madrigale
p. 87 [32] Vergine fui, ma pur virginia[!] sono
Rubrica: Del sig. Torquato Tasso.
ottava
p. 87 [33] Ogni pianta gentile
Rubrica: Madrigale.
madrigale
p. 88 [34] L'alma ch'Amor non arde, e non riscalda
Rubrica: Al signor Mauritio Cataneo.
sonetto
p. 89 [35] Ne mai verde arboscel le chiome ombrose
Rubrica: Scrive alla sua donna.
sonetto
p. 90 [36] Secco era quasi l'orodato alloro
Rubrica: Alla sig. Laura Peperara.
sonetto
p. 91 [37] Caro pregio del cielo, e di natura (181)
Rubrica: Madrigale.
[parte di 181]
ballata
p. 91 [38] De l'arboscel c'ha sì famoso nome
Rubrica: Stanze.
madrigale
p. 92 [39] Questa tenera pianta, e verginella
Rubrica: Alla sig. Laura Peperara.
ottava
p. 92 [40] S'alcuna selce intorno
Rubrica: Madrigale.
madrigale
p. 93 [41] Donne gli stami vostri
Rubrica: Madrigale.
madrigale
p. 94 [42] In questi[!] dolci, et amorose rime
Rubrica: Alla sig. Laura Peperara.
sonetto
p. 95 [43] Sian vomeri il mio stile, e l'aureo strale
Rubrica: Alla sig. Laura Peperara.
ottava
p. 95 [44] Non è d'Arabia peregrina pianta
Rubrica: Alla sig. Laura Peperara.
ballata
pp. 96-101 [45] Vaghe Ninfe del Po, Ninfe sorelle
Rubrica: Corona alla sign. Laura Peperara.
madrigale
p. 102 [46] Mentr'io Figin canto la bella Filli
Rubrica: Scrive al sig. Ambrogio Figino, che mentre ne' suoi scritti và celebrando la gentilissima signora Isabella Andreini Comica Gelosa (intesa per Filli) voglia egli con l'eccellenza del suo miracoloso pennello ritrarla perciò ch'ella di lui scrivendo, farà chiaro, et immortale
madrigale
p. 105 [47] Morosina amorosa madrigale
p. 105 [48] Questa lieve zenzara madrigale
p. 106 [49] Non sono in queste rive
Rubrica: Mad.
madrigale
p. 106 [50] Al lume de le stelle
Rubrica: Mad.
madrigale
p. 107 [51] Donna bella, e gentil del vostro petto
Rubrica: Scrive alla sua donna.
ballata
p. 108 [52] O vaga Margherita
Rubrica: Sopra una perla legata in oro rasso migliandola alla sua donna.
[testo rubrica]
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p. 108 [53] Cagion forse è l'aurora madrigale
p. 109 [54] Soavissimo canto madrigale
p. 109 [55] Io vidi già sotto l'ardente sole madrigale
p. 110 [56] Già mai più dolce raggio madrigale
p. 110 [57] Fugi[!] fugi[!] dolor da questo petto ottava
p. 111 [58] Figin; se puote il tuo pennel far guerra sonetto
p. 112 [59] Tu moristi in quel seno madrigale
p. 112 [60] Già tu volasti quattro volte, e sei madrigale