VE1560-Tasso_01_Amori

De gli Amori di messer Bernardo Tasso. Libro primo.
p. 1 [1] SE 'L duro suon di que' sospiri ardenti sonetto
p. 2 [2] Sacro arbuscel, che 'l glorioso nome sonetto
p. 2 [3] Chiare fontane, ove a Madonna piacque sonetto
p. 3 [4] Bembo, che d'ir'al ciel mostri il camino sonetto
p. 3 [5] Apriche piagge, ombrosi colli ameni sonetto
p. 4 [6] Dove il fiero desio lasso mi mena sonetto
p. 4 [7] Alma, ch'ogn'hor peregrinando intorno sonetto
p. 5 [8] Tor ben potrete Donna il rezo, e l'ora sonetto
p. 5 [9] Almo Sol, tu col crine aurato ardente sonetto
p. 6 [10] Antenor mai, poi che i liti vermigli sonetto
p. 6 [11] Deh, perche Morte mia non date al vero sonetto
p. 7 [12] PRIULLI, che col sacro alto intelletto
Rubrica: A m. Luigi Priulli.
sonetto
p. 7 [13] Tu, che le Greche, e le Latine carte sonetto
p. 8 [14] Lungo le rive d'un corrente fiume sonetto
p. 8 [15] Io son sì avezzo a riprovar quell'ire sonetto
p. 9 [16] Chiaro mio Sol, che i miei notturni horrori sonetto
p. 9 [17] Non per lo corso di quest'anni avari sonetto
p. 10 [18] Poi, che gli amari, e rapidi torrenti sonetto
p. 10 [19] Cesano mio, quanto piu dolce fora sonetto
p. 11 [20] Menar in parte il mio desir vorrei sonetto
p. 11 [21] Come al fiorir del giovenetto Aprile sonetto
p. 12 [22] Pon giù leggiadra Donna i panni allegri sonetto
p. 12 [23] Oscuri, ombrosi, e solitari' horrori sonetto
p. 13 [24] O donna del mio cor sola radice sonetto
p. 13 [25] Questa mia pura, e candida colomba sonetto
p. 14 [26] Gentile almo terren, che 'l manco lato sonetto
p. 14 [27] Dunque se sempre il cor m'arde, et agghiaccia sonetto
p. 15 [28] Ben devresti piu ricco andarne al mare sonetto
p. 15 [29] Veloce Pardo mai timida fiera sonetto
p. 16 [30] Gia vien l'età, che virtù veste, e honore sonetto
p. 16 [31] Qual forza, o qual destin (lasso) mi mena sonetto
p. 17 [32] Questa Donna gentil, che sola, e lieta sonetto
p. 17 [33] Veggio Signor de' gia smarriti honori sonetto
p. 18 [34] Qual corona Signor superba Roma sonetto
p. 18 [35] Hor, che vostra virtù Donna reale sonetto
p. 19 [36] Vesta di bei smeraldi ambe le sponde sonetto
p. 19 [37] Sì dolce è 'l foco mio, la fiamma bella sonetto
p. 20 [38] Così breve è 'l piacere, e sì fugace sonetto
p. 20 [39] Tanto l'acerba, et angosciosa doglia sonetto
p. 21 [40] Torniamo a rivedere il nostro Sole sonetto
p. 21 [41] Beate rive, ove con ricchi panni sonetto
p. 22 [42] Fondulo, se d'amor l'alta radice sonetto
p. 22 [43] Il Tevre piange il gia perduto honore sonetto
p. 23 [44] Spirto, che carco di virtù, e d'honore sonetto
p. 23 [45] Deh sorgi Apollo, e di quest'ombre spoglia sonetto
p. 24 [46] Portata havea Triton tranquilla oliva sonetto
p. 24 [47] Come fido animal, ch'al suo Signore sonetto
p. 25 [48] Ben posso homai con le man giunte al cielo sonetto
p. 25 [49] Valerio, che con voglie ardite, e pronte sonetto
p. 26 [50] Se per Memnone tuo ti rode il core sonetto
p. 26 [51] Se, Lodovico, da gli ascosi inganni sonetto
p. 27 [52] Alma, che'ogni [!] desir basso, e mortale sonetto
p. 27 [53] Gia 'l decim'anno a miei sospir vien meno sonetto
p. 28 [54] Dal primier dì, ch'io vidi i lumi vostri sonetto
p. 28 [55] Sacro intelletto, altero, e chiaro honore sonetto
p. 29 [56] Deh perche non poss'io Madonna alzarmi sonetto
p. 29 [57] O DI doppio valor spirito chiaro
Rubrica: Al caualier de gli Obici.
sonetto
p. 30 [58] SE ne l'eterna luce, ove salito
Rubrica: A m. Antonio Brocardo.
sonetto
p. 30 [59] NEL vago April de la tua verde etate
Rubrica: Al medesimo. [Antonio Brocardo]
sonetto
p. 31 [60] PERCHE la neve, e 'l puro avorio, e netto
Rubrica: A madonna Marieta Mirtilla.
sonetto
p. 31 [61] PRIULLI in vano l'empia morte acerba
Rubrica: A m. Luigi Priulli.
sonetto
p. 32 [62] TU, che con l'aure a tuoi desir seconde
Rubrica: A m. Antonio Brocardo.
sonetto
p. 32 [63] ROMA, se d'alma Iddio cosi perfetta
Rubrica: A meser Gio. Giacopo da Roma.
sonetto
p. 33 [64] Agreste Iddio, a cui piu tempi alzaro sonetto
p. 33 [65] Pastor, poi s'avicina il chiaro raggio sonetto
p. 34 [66] Alza Arethusa, fuor le chiome bionde sonetto
p. 34 [67] Se da l'orgoglio del gelato Verno sonetto
p. 35 [68] Non spiegò treccia d'or piu vaga al Sole sonetto
p. 35 [69] Se da lupo rabbioso, o da rapace sonetto
p. 36 [70] Mentre tra l'ombre al mormorar de l'ora sonetto
p. 36 [71] Famoso Iddio de gli horti, a cui piu carte sonetto
p. 37 [72] Hora, che gli animali il sonno affrena sonetto
p. 37 [73] Batto Pastor de le superne rive sonetto
p. 38 [74] Ninfe, che 'n questi chiari alti cristalli sonetto
p. 38 [75] ARNO ben poi il tuo natio soggiorno
Rubrica: A m. Francesco Guicciardini.
sonetto
p. 39 [76] Queste purpuree rose, ch'a l'Aurora sonetto
p. 39 [77] Questi candidi augei, che latte, e neve sonetto
p. 40 [78] Quai pallide viole, et amorose sonetto
p. 40 [79] QUEST'ANTRO oscuro, oue sovente suole
Rubrica: Al Sonno
sonetto
p. 41 [80] Un'hirco bianco, che la fronte adorna sonetto
p. 41 [81] QUESTO spezzato giogo, e questo laccio
Rubrica: A Cupidine.
sonetto
p. 42 [82] L'ORME seguendo del tuo sacro ingegno
Rubrica: A m. Antonio Brocardo.
sonetto
p. 42 [83] DOnna immortal, che sola ogn'hor contendi
Rubrica: A l'Eternità.
sonetto
De gli Amori di messer Bernardo Tasso. Libro secondo.
p. 47 [84] ECCO, ch'Amor ritorna irato e fero sonetto
p. 48 [85] Da mille nodi, e mille lacci stretto sonetto
p. 48 [86] Ecco, ch'io pur vi lascio, o piagge apriche sonetto
p. 49 [87] Io vi pur lascio, ò mio dolce sostegno sonetto
p. 49 [88] Vago arbuscel, ne le cui liete frondi sonetto
p. 50 [89] Poi, che l'occhio non puo, come il pensiero sonetto
pp. 50-54 [90] Chiara mia stella, al cui raggio lucente canzone
p. 54 [91] SUPERBO scoglio, altero e bel ricetto
Rubrica: A l'isola d'Ischia.
sonetto
p. 55 [92] RUGGIER, che fai in solitaria parte
Rubrica: Al signor Cesar di Ruggiero.
sonetto
p. 55 [93] Cloride bella a l'apparir del giorno sonetto
p. 56 [94] GIÀ spiega l'ali invitto alto Signore
Rubrica: Al marchese del Vasto.
sonetto
pp. 56-62 [95] PRINCIPE sacro, il cui gran nome suona
Rubrica: Al christianissimo re di Francia.
canzone
p. 63 [96] L'ARDENTE Sol del vostro alto valore
Rubrica: Al marchese del Vasto.
sonetto
p. 63 [97] POSCIA, che sol col nome vostro havete
Rubrica: Al medesimo. [Marchese del Vasto]
sonetto
p. 64 [98] NON era assai invitto vincitore
Rubrica: A l'imperadore.
sonetto
p. 64 [99] POi che la parte men perfetta e bella
Rubrica: A la s. Ginevra Malatesta.
sonetto
p. 65 [100] QUANTA a mill'altre stelle alme e lucenti
Rubrica: A la medesma. [Ginevra Malatesta]
sonetto
p. 65 [101] QUESTA Faretra co gli aurati strali
Rubrica: A Diana.
sonetto
p. 66 [102] A TE pur torno, di vergogna il volto
Rubrica: A Dio.
sonetto
p. 66 [103] VERGINE gloriosa, al vago ardente
Rubrica: A Nostra Signora.
sonetto
p. 67 [104] Sian de la greggia tua vago Pastore sonetto
p. 67 [105] ECCO, ch'al nome vostro alto e pregiato
Rubrica: Al duca d'Amalfi.
sonetto
p. 68 [106] DONNA gentil, che con si bel disio
Rubrica: A madonna Honorata Tancredi.
sonetto
p. 68 [107] MARIO gentil, la cui famosa fronte
Rubrica: Al sig. Mario Bandini.
sonetto
p. 69 [108] MENTRE del bel desio l'ali spiegate
Rubrica: A la signora Ginevra Malatesta.
sonetto
p. 69 [109] DEH potess'io de be vostri pensieri
Rubrica: A la medesima. [Ginevra Malatesta]
sonetto
pp. 70-73 [110] ALMO mio Sol, che col bel crine aurato
Rubrica: A la medesima. [Ginevra Malatesta]
canzone
p. 73 [111] ECCO di vaghi fior cinta la fronte
Rubrica: A Venere.
sonetto
p. 74 [112] Superbo scoglio, che con l'ampia fronte sonetto
p. 74 [113] PERCHE spiri con voglie empie et acerbe
Rubrica: A Zefiro.
sonetto
p. 75 [114] Alzate il vostro crin verde e frondoso sonetto
pp. 75-79 [115] Hor, che con fosco velo canzone
p. 80 [116] BEN fe lo sforzo suo l'alto Motore
Rubrica: A la signora Ginevra Malatesta.
sonetto
p. 80 [117] Gia s'avicina con la vaga fronte sonetto
p. 81 [118] Se la nebbia di sdegni, che sovente sonetto
p. 81 [119] Col fragil legno del desire audace sonetto
p. 82 [120] MENTRE chiara Vittoria invide fate
Rubrica: A la marchesana di Pescara.
sonetto
p. 82 [121] POI, ch'a la patria, a cui Francesco havete
Rubrica: A l'arcivescovo di Siena.
sonetto
pp. 83-86 [122] ALMA gentil, che dal piu puro cielo
Rubrica: Si tace a cui.
canzone
p. 86 [123] MENTRE a diporto a vostra voglia andate
Rubrica: Per la viceregina di Napoli.
sonetto
p. 87 [124] ALMA gentil, dal cui bel raggio ardente
Rubrica: Per la medesima. [Viceregina di Napoli]
sonetto
p. 87 [125] Divo Aretin, il cui nome famoso sonetto
p. 88 [126] Poi che quel nodo, che due lustri integri sonetto
p. 88 [127] Quì, dove meste il lor caro Fetonte sonetto
p. 89 [128] ECCO, che pur fiume caldo et amaro
Rubrica: Al Po.
sonetto
p. 89 [129] VOI, che tutti i sentier d'alzarvi a paro
Rubrica: Al Molza.
sonetto
p. 90 [130] Ninfe, ch'al suon de la Sampogna mia sonetto
p. 90 [131] SE statue d'oro a gli eloquenti e rari
Rubrica: A m. Giulio Camillo.
sonetto
pp. 91-95 [132] ILLUSTRE Donna, il cui valor inchina
Rubrica: A la marchesana di Pescara.
canzone
p. 95 [133] HOR, che bramoso il secol nostro havete
Rubrica: A la medesima. [Marchesana di Pescara]
sonetto
p. 96 [134] DEH non sprezzar di questo sacro monte
Rubrica: A la medesima. [Marchesana di Pescara]
sonetto
p. 96 [135] HOR, che de suoi be' campi ogni sentero
Rubrica: A la medesima. [Marchesana di Pescara]
sonetto
p. 97 [136] PIANGON le Muse, e voi Vittoria sete
Rubrica: A la medesima. [Marchesana di Pescara]
sonetto
p. 97 [137] Gia sette lustri di mia etate il Sole sonetto
p. 98 [138] BEN scopre il bel, che 'n ogni parte fuore
Rubrica: A donna Giulia Gonzaga.
sonetto
p. 98 [139] SUPERBO colle, che col manco corno
Rubrica: A la medesima. [Giulia Gonzaga]
sonetto
p. 99 [140] SE col vostro favor, sotto a sereno
Rubrica: A l'aure.
sonetto
p. 99 [141] MENTRE, che 'l nobil vostro alto intelletto
Rubrica: A la marchesana di Pescara.
sonetto
p. 100 [142] POI che con dotto stil candido e puro
Rubrica: A la medesima. [Marchesana di Pescara]
sonetto
p. 100 [143] GLI ardenti raggi de la vostra gloria
Rubrica: A la medesima. [Marchesana di Pescara]
sonetto
p. 101 [144] HOR veggio ben, che de l'eterno amore
Rubrica: A la medesima. [Marchesana di Pescara]
sonetto
pp. 101-106 [145] DONNA gentil, che gloriosa e sola
Rubrica: A la medesima. [Marchesana di Pescara]
canzone
p. 106 [146] QUANDO i falsi piacer posti in oblio
Rubrica: A la medesima. [Marchesana di Pescara]
sonetto
p. 107 [147] Allhor, che 'l Sol da mezo il cielo ardea sonetto
p. 107 [148] S'a i raggi di valor, che grave e oscura sonetto
p. 108 [149] Poi che nel tempio de la Fama havete sonetto
p. 108 [150] Lieto terren, ne le cui vaghe, sponde sonetto
p. 109 [151] Questi arbuscei, che del famoso Atlante sonetto
p. 109 [152] SE, come o Dio del sonno, allhor che amore
Rubrica: Al Sonno.
sonetto
p. 110 [153] Mentre col Sessa illustre alto Signore sonetto
p. 110 [154] SACRO intelletto, del divino amore
Rubrica: A fra Girolamo Seripani.
sonetto
p. 111 [155] QUESTA virginità verde; e guardata
Rubrica: A Priapo.
sonetto
p. 111 [156] POI che, qual io mi vidi, allhor che 'l fiore
Rubrica: Voto a Venere.
sonetto
p. 112 [157] SE con l'usato tuo soverchio orgoglio
Rubrica: Al Verno.
sonetto
p. 112 [158] Mentre che l'aureo crin v'ondeggia intorno sonetto
pp. 113-118 [159] GRAN Padre, cui l'augusta e sacra chioma
Rubrica: A papa Clemente.
canzone
p. 119 [160] POI ch'ogni lume di giuditio havete
Rubrica: A monsignor Bembo.
sonetto
p. 113 [161] GIUDICE de' miei scritti accorto e saggio
Rubrica: A m. Sperone.
sonetto
p. 120 [162] LUCENTE Sol, che co' be' raggi
Rubrica: A donna Giulia Gonzaga.
sonetto
p. 120 [163] PELLEGRINA gentil, che questa e quella
Rubrica: A la medesima. [Giulia Gonzaga]
sonetto
p. 121 [164] Gia comincia a turbarsi il bel sereno sonetto
p. 121 [165] La bella Idea, che di sua mano amore sonetto
p. 122 [166] Benche chiudiate al mio desire il petto sonetto
p. 122 [167] Ben puo il tiranno mio fero desire sonetto
p. 123 [168] Mentre nel lume de vostr'occhi ardente sonetto
p. 123 [169] Poi che con l'ali del gentil desio sonetto
p. 124 [170] Vaga Angieletta a render gratie volta sonetto
p. 124 [171] OCCHIO del Ciel, la cui luce gradita
Rubrica: Per lo conte Claudio Rangone.
sonetto
p. 125 [172] Anima pura, di virtute ardente sonetto
pp. 125-128 [173] Come potrò giamai Notte lodarti canzone
[Selva. Epitalamio. Favola di Piramo e di Tisbe]
pp. 132-139 [174] VOI meco fuor de l'acque fresche e vive
Rubrica: Selva di m. Bernardo Tasso, nella morte del s. Luigi Gonzaga.
endecasillabi rimati
pp. 140-147 [175] LASCIA le rive, che co' suoi christalli
Rubrica: Epitalamio di messer Bernardo Tasso, nelle nozze del s. duca di Mantova.
endecasillabi rimati
pp. 148-159 [176] CHI sarà mai, se voi Donna non sete
Rubrica: Favola di Piramo, et di Thisbe di m. Bernardo Tasso.
endecasillabi rimati
[Egloghe ed elegie]
pp. 163-166 [177] ODI quel rio, che mormorando piagne
Rubrica: Egloga prima Alcippo.
endecasillabi rimati
pp. 166-169 [178] VOstri sian questi fiori, e vostre queste
Rubrica: Egloga seconda Coridone.
endecasillabi rimati
pp. 169-172 [179] MEntr'io colma di gravi empi dolori
Rubrica: Egloga terza, Davalo.
endecasillabi rimati
pp. 172-175 [180] USCITE pecorelle, hor che dal corno
Rubrica: Egloga quarta, Galathea.
endecasillabi rimati
pp. 176-179 [181] HOR, che la fresca e tenerella herbetta
Rubrica: Egloga quinta, Aminta.
endecasillabi rimati
pp. 179-182 [182] HOR, che l'humido grembo a gli spiranti
Rubrica: Egloga sesta, Palemo, Batto, Aminta.
endecasillabi rimati
pp. 182-186 [183] LÀ, dove i bianchi piè lava il Tirrheno
Rubrica: Egloga pescatoria Davalo Crocale Galathea.
endecasillabi rimati
pp. 186-188 [184] SPiega le vaghe tue purpuree piume
Rubrica: Elegia prima, a Lucina, nel primo parto de la duchessa di Ferrara.
capitolo in terza rima
pp. 188-189 [185] MENTRE Ruggier, dove 'l Mar d'Adria freme
Rubrica: Elegia seconda, al sig. Cesare di Ruggiero.
capitolo in terza rima
pp. 190-192 [186] PON freno homai Rutilio al lungo pianto
Rubrica: Elegia terza, al s. Bernardino Rota.
capitolo in terza rima
pp. 192-195 [187] QUAL novello piacer, quai fere voglie
Rubrica: Elegia quarta, a Ligurino.
capitolo in terza rima
pp. 195-197 [188] VORREI Molino homai solcar quest'onde
Rubrica: Elegia quinta, a m. Girolamo Molino.
capitolo in terza rima
pp. 198-199 [189] GRATIA io ritorno a quel Signor cortese
Rubrica: Elegia sesta, a m. Nicolo Gratia.
capitolo in terza rima
De gli Amori di messer Bernardo Tasso. Libro terzo.
p. 202 [190] GIA quattro, e dieci volte a i fiumi il freno sonetto
p. 203 [191] Ne perche fiumi tepidi e correnti sonetto
p. 203 [192] Mentre del mio thesor guardato, e caro sonetto
p. 204 [193] I credeva di gelo armato il core sonetto
p. 204 [194] POI, che col lume di benigna stella
Rubrica: Al Molza.
sonetto
p. 205 [195] Quando talhor con la memoria torno sonetto
p. 205 [196] In ogni parte, ove quest'occhi giro sonetto
p. 206 [197] Col crine sparso, ch'ondeggiando intorno sonetto
p. 206 [198] Sacra ruina che 'l gran cerchio giri sonetto
p. 207 [199] DI divino splendor cinto, et adorno
Rubrica: Nel dì natale di donna Antonia di Cardona.
sonetto
pp. 207-211 [200] È ben ragion, che 'l fortunato giorno
Rubrica: Nel medesimo. [Nel dì natale di donna Antonia di Cardona]
canzone
p. 212 [201] Gia di verde speranza si riveste sonetto
p. 212 [202] Deh sgombra co' tuoi rai chiari, e gelati sonetto
p. 213 [203] Allhor, che d'amaranti, e di viole sonetto
p. 213 [204] Sovra un puro ruscel; che dolcemente sonetto
p. 214 [205] GIA veggio mille augei bianchi, e canori
Rubrica: A don Luigi Davila.
sonetto
p. 214 [206] GIA 'L grido antico de l'altrui memorie
Rubrica: Al marchese del Vasto.
sonetto
p. 115 (sc. 215) [207] Ben mi credea de la trilustre oscura sonetto
p. 115 (sc. 215) [208] In queste rupi incolte; in questi sassi sonetto
p. 216 [209] Se ben famoso Po, con l'onde chiare sonetto
p. 216 [210] Ben fora tempo homai crudo e spietato sonetto
p. 217 [211] Se dopo la stgion [!] bianca, e gelata sonetto
p. 217 [212] Ecco reale e glorioso monte sonetto
p. 218 [213] Se quel dolce pensier, ch'adhora adhora sonetto
pp. 218-221 [214] COME potrò giamai solcar quest'onda
Rubrica: A donna Giulia Gonzaga.
canzone
p. 222 [215] Ben dei piena di gioia, e di stupore sonetto
p. 222 [216] COSÌ di nostra etate il pigro verno
Rubrica: A donna Giulia Gonzaga.
sonetto
p. 223 [217] DONNA real, la cui beltà infinita
Rubrica: Per la medesima. [Giulia Gonzaga]
sonetto
p. 223 [218] SE fra quante bellezze altere e rare
Rubrica: A donna Giulia Gonzaga.
sonetto
p. 224 [219] MENTRE là sù fra l'anime beate
Rubrica: A la medesima. [Giulia Gonzaga]
sonetto
pp. 224-229 [220] Perch'al vostro valor sempre nemica canzone
p. 230 [221] Serchio gentil, che con le pure e chiare sonetto
p. 230 [222] Ombre fresche, herbe verdi, acque lucenti sonetto
p. 231 [223] BEN potrà di Giesù la greggia humile
Rubrica: A papa Paolo III.
sonetto
p. 231 [224] POI che nocchier dal sommo Padre eterno
Rubrica: Al medesimo. [Papa Paolo III]
sonetto
p. 232 [225] HOR vi si puo ben dir Donna beata
Rubrica: A la marchesana di Pescara.
sonetto
p. 232 [226] Negro velo il bel crin sparso e negletto sonetto
p. 233 [227] FRA 'L cerchio d'or di mlle [!] gemme adorno
Rubrica: Per la marchesana del Vasto.
sonetto
p. 233 [228] D'ANGELICA bellezza al suo fattore
Rubrica: Al signor Antonio di Ruggiero.
sonetto
p. 234 [229] A Che di pioggia dolorosa il volto
Rubrica: A la sig. Lucretia Pica.
sonetto
p. 234 [230] Quanto s'allegra l'alma alta e gradita sonetto
p. 235 [231] BEN potrà con le stelle a paro a paro
Rubrica: A Pietro Aretino.
sonetto
p. 235 [232] CASA, se l'alte tue virtuti ardenti
Rubrica: A monsignor da la Casa.
sonetto
p. 236 [233] BEN devrebbe la fama ardente e viva
Rubrica: A la signora Hippolita Palavicina.
sonetto
pp. 236-241 [234] TEMO Donna gentil, ch'alzarmi in alto
Rubrica: A la medesima. [Ippolita Pallavicina]
canzone
p. 241 [235] SE mai sempre il tuo allor caro et amato
Rubrica: A Febo per l'istessa. [Ippolita Pallavicina]
sonetto
p. 242 [236] Da qual vago splendore il lume havrete sonetto
p. 242 [237] PERCHE nel Tauro cento volte, e cento
Rubrica: A la signora Hippolita Palavicina.
sonetto
p. 243 [238] MENTRE rugiada dal gelato raggio
Rubrica: A la medesima. [Ippolita Pallavicina]
sonetto
p. 243 [239] GRATIA se i Cieli a vostra gloria intenti
Rubrica: A m. Nicolo Gratia.
sonetto
p. 244 [240] Allhor, che 'l dì cinto di rose usciva sonetto
p. 244 [241] Perche 'l cor di pensier freddi e gelati sonetto
p. 245 [242] Sovra le rive gloriose e sole sonetto
pp. 245-248 [243] SE ne le piagge dilettose e sole
Rubrica: Ne la morte di madonna Benedetta Pisani.
canzone
p. 249 [244] SAGGIO Scrittor, per cui chiaro e vivace
Rubrica: A m. Sperone.
sonetto
p. 249 [245] SE piena di gentile alto desio
Rubrica: A m. Nicolo Gratia.
sonetto
p. 250 [246] Mentre lieti trahean Chromi et Aminta sonetto
p. 250 [247] Tratto Micone il picciol legno havea sonetto
p. 251 [248] O DOPO la tempesta atra et oscura
Rubrica: Al Barco d'Asola.
sonetto
p. 251 [249] COSÌ ogni assentio suo maligna sorte
Rubrica: A m. Vettor de Franceschi.
sonetto
p. 252 [250] CAPPEL vorrei qual pellegrino augello
Rubrica: A m. Bernardo Cappello.
sonetto
pp. 252-255 [251] BEN potrò Signor mio ne l'urna grave
Rubrica: Al vescovo di Brescia poi cardinal Cornelio; [!]
endecasillabi rimati
Alla sig. donna Giulia Gonzaga. [stanze]
pp. 256-280 [252] SE DI penne giamai candide e belle
Rubrica: Alla sig. donna Giulia Gonzaga.
ottava
Favola di Leandro, e d'Hero, di m. Bernardo Tasso.
pp. 283-304 [253] CANTATE meco homai Sesto et Abido
Rubrica: Favola di Leandro, e d'Hero, di m. Bernardo Tasso.
endecasillabi sciolti