[sonetto a Vincenzo Gonzaga] |
p. *3r |
[1] QUELLA, che trasse già d'oscura parte
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sonetto
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[rime] |
p. 1 |
[2] VERE fur queste gioie, e questi ardori
Rubrica: QUESTO primo sonetto è quasi propositione de l'opera: ne la quale il Poeta dice di meritar lode d'essersi pentito tosto del suo vaneggiare, et esorta gli amanti co 'l suo essempio, che ritolgano ad Amore la signoria di se medesimi.
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sonetto
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p. 3 |
[3] Havean gli atti soavi, e 'l vago aspetto
Rubrica: DIMOSTRA come l'Amore acceso in lui da l'aspetto de la sua donna fusse cresciuto dal suo canto.
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sonetto
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p. 5 |
[4] ERA de l'età mia nel lieto Aprile
Rubrica: DESCRIVE la bellezza de la sua donna, et il principio del suo amore, il quale fù ne la sua prima giovinezza.
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sonetto
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pp. 7-8 |
[5] IO mi credea sotto un leggiadro velo
Rubrica: SEGUITA a mostrar con altra metafora: come avisando di trovar la sua donna senza difesa, fosse da lei vinto, e superato.
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sonetto
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pp. 9-10 |
[6] GIOVENE incauto, e non avezzo ancora
Rubrica: DESCRIVE come ne l'età giovenile, per l'inesperienza fosse preso dal piacer d'una gentilissima, e nobil fanciulla.
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sonetto
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pp. 11-12 |
[7] MENTRE adorna costei di fiori, e d'herba
Rubrica: MOSTRA, che la sua donna, benche fosse vestita in habito giovenile assai leggiadro, non merita d'esser fra le Ninfe: ma è più tosto degna di celeste honore.
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sonetto
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pp. 13-14 |
[8] SE d'Amor queste son reti, e legami
Rubrica: MOSTRA quanta dolcezza sia ne le pene amorose.
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sonetto
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p. 15 |
[9] COLEI, che sovra ogni altra amo, et honoro
Rubrica: DICE haver veduta la sua Donna sù le rive de la Brenta, e descrive poeticamente i miracoli, che facea la sua bellezza.
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sonetto
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p. 17 |
[10] LASCIAR nel ghiaccio, ò ne l'ardore il guanto
Rubrica: SI lamenta, che la sua donna non lasci il guanto.
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ballata
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p. 19 |
[11] OCCHI miei lassi, mentre, ch'io vi giro
Rubrica: INVITA gli occhi à rimirar la sua donna.
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ballata
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p. 21 |
[12] DOV' È del mio servaggio il premio Amore?
Rubrica: IN questo dialogo fra il Poeta, e l'Amore, si dimostra, come ne gli occhi de la sua donna sia il premio de la sua servitù.
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ottava
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p. 23 |
[13] SETE specchi di gloria, in cui riluce
Rubrica: LODA gli occhi de la sua donna.
[in Osanna è assieme a: Se illuminate voi la oscura mente]
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ottava
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p. 25 |
[14] DONNA sovra tutto altro à voi conviensi
Rubrica: SCHERZA intorno al nome de la sua donna.
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ottava
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p. 26 |
[15] SE MI doglio talhor, ch'in van io tento
Rubrica: DESCRIVE maravigliosamente i miracoli, che fà la sua donna con la sua bellezza, per la quale tutti i dolori si convertono in piacere, e l'altre passioni nel suo contrario.
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sonetto
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p. 28 |
[16] DEL puro lume, onde i celesti giri
Rubrica: LODA gli occhi de la sua donna, dicendo che son di purissimo lume, come il cielo, la cui fiamma non arde, e non consuma, e mossi da Amore, come da loro intelligenza.
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sonetto
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p. 30 |
[17] QUELLA candida via , sparsa di stelle
Rubrica: LODA il petto de la sua donna.
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sonetto
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p. 32 |
[18] TRA 'L bianco viso, e 'l molle, e casto petto
Rubrica: LODA la gola de la sua donna.
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sonetto
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p. 34 |
[19] BELLA Donna i colori, ond'ella vuole
Rubrica: RENDE la cagione, perche la sua donna andasse vestita di bianco, e d'incarnato.
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sonetto
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p. 37 |
[20] BELLA è la donna mia, se del bel crine
Rubrica: LODA la bellezza de la sua donna, e particolarmente quella de la bocca.
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sonetto
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p. 39 |
[21] DE LA vostra bellezza il mio pensiero
Rubrica: DICE che 'l pensiero gli descrive la bellezza de la sua donna, e s'unisce con lei in guisa, che gliele rende sempre presente.
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sonetto
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p. 41 |
[22] DONNA, crudel fortuna, à me ben vieta
Rubrica: PARLA con la sua donna ne la sua partita, dicendo che se la fortuna gl'impedisce di seguitarla: non può impedire il suo pensiero, il qual segue, e la vede per tutto.
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sonetto
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p. 43 |
[23] PENSIER che mentre di formarmi tenti
Rubrica: RAGIONA co 'l suo pensiero, pregandolo, che cessi da le sue operationi, e che consenta che 'l sogno gli rappresenti la sua donna.
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sonetto
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p. 45 |
[24] GIACEA la mia virtù vinta, e smarrita
Rubrica: DICE che essendo vinto dal dolore, gli apparve in sogno la sua donna e lo racconsolò.
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sonetto
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p. 47 |
[25] ONDE, per consolarne i miei dolori
Rubrica: NE l'istesso soggetto.
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sonetto
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p. 49 |
[26] AMOR, tu vedi, e non hai duolo, ò sdegno
Rubrica: Si lamenta con Amore, che la sua donna habbia preso marito, e la prega, che non si sdegni d'esser amata, e celebrata.
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canzone
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p. 55 |
[27] AMOR, colei, che verginella amai
Rubrica: RAGIONA con Amore andando à ritrovar la sua donna.
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sonetto
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p. 57 |
[28] IO VEGGIO in cielo scintillar le stelle
Rubrica: CAMINANDO di notte, prega le stelle che guidino il suo corso.
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sonetto
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p. 59 |
[29] FUGGITE egre mie cure, aspri martiri
Rubrica: APPRESSANDOSI à la sua donna, dice a' suoi pensieri, et a' suoi affanni, che si partano da lui.
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sonetto
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p. 61 |
[30] VEGGIO, quando tal vista Amor impetra
Rubrica: DICE, che quando vede la sua donna, rimane così contento de la sua cortesia, che si scorda tutti i tormenti, i quali ha sopportati per lei.
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sonetto
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p. 63 |
[31] QUESTA rara bellezza opra è de l'alma
Rubrica: CHIEDE, quasi maravigliando, quel che sia la bellezza, e mostra di non saperlo: ma di sentirne solo gli effetti.
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sonetto
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p. 65 |
[32] NON fra parole, e baci invido muro
Rubrica: SI duole d'uno impedimento, e d'una interpositione, che cerchi di spaventarlo, e gli minacci infelicità.
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sonetto
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p. 66 |
[33] STAVASI Amor, quasi in suo regno, assiso
Rubrica: DICE d'haver veduto Amor ne gli occhi de la sua donna, il quale gli havea comandato che non cantasse più le vittorie d'altrui, ma quelle di lei, e la sua propria servitù.
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sonetto
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p. 68 |
[34] HERBA felice, che già in sorte havesti
Rubrica: LODA l'herba mandatagli in dono, e coltivata da la sua donna, facendone comparatione con quella, per la quale Glauco si trasmutò.
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sonetto
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p. 70 |
[35] A' SERVIGI d'Amor ministro eletto
Rubrica: INVITATO da la sua donna à tenerle lo specchio, descrive quell'atto poeticamente.
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sonetto
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p. 71 |
[36] CHIARO cristallo à la mia donna offersi
Rubrica: TORNO' un'altra volta à mostrar lo specchio à la sua donna, e descrive la sua bellezza, e 'l compiacimento, c'havea di mirarsi.
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sonetto
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p. 73 |
[37] NON hò sì caro il laccio, ond'al consorte
Rubrica: DICE d'haver più caro il legame, tolto à la sua donna di quello, che lega il corpo con l'anima.
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sonetto
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p. 74 |
[38] AMOR, se fia giamai, che dolce i' tocchi
Rubrica: OFFERISCE ad Amore in voto una bindella di seta, la quale egli haveva involata alla sua donna.
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sonetto
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p. 75 |
[39] QUESTA è pur quella, che percote, e fiede
Rubrica: BALLANDO con la sua donna, si lamenta che 'l ballo habbia sì tosto fine.
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sonetto
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p. 77 |
[40] PERCHÈ Fortuna ria spieghi le vele
Rubrica: NEL medesimo soggetto.
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sonetto
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p. 79 |
[41] SE MI trasporta à forza, ov'io non voglio
Rubrica: DICE, che partendosi da la sua donna, non potrà vedere, ò imaginar cosa, ch'agguagli la dolcezza d'un suo sdegno, ò la bellezza d0un suo disprezzo.
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sonetto
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p. 80 |
[42] MENTRE ne' cari balli in loco adorno
Rubrica: SI lamenta de la sua donna, che ballandosi al ballo del Torchio, con estinguerlo ponesse fine al ballo.
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sonetto
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p. 81 |
[43] O NEMICA d'Amor, che sì ti rendi
Rubrica: CONTRO una donna attempata, la quale prendendo importunatamente commiato, haveva interrotto un bel trattenimento.
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sonetto
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p. 83 |
[44] DONDE togliesti il foco
Rubrica: CHIEDE il poeta ad Amore, come essendo la sua donna freddissima à guisa di pietra, possa infiammarlo.
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ballata
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p. 84 |
[45] DONDE ne vieni, ò cor timido, e solo
Rubrica: PARLA co 'l suo core, e 'l consiglia à far ritorno alla sua donna.
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sonetto
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p. 85 |
[46] COME la ninfa sua fugace, e schiva
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sonetto
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p. 87 |
[47] SE LA saetta, Amor, che 'l lato manco
Rubrica: PREGA Amore, che non voglia percuotere il delicato petto de la sua donna d'egual ferita: ma di dolcissima piaga amorosa.
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sonetto
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p. 88 |
[48] QUEL d'eterna beltà raggio lucente
Rubrica: DICE à la sua donna, d'esser acceso da la sua beltà, nella maggiore asprezza del verno.
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sonetto
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p. 90 |
[49] TU VEDI, Amor, come trapassi, e vole
Rubrica: APPRESSANDOSI l'hora de la sua partita, pregava la sua donna, che volgendo gli occhi nel cielo, fermi il suo corso.
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sonetto
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p. 91 |
[50] SENTIVA io già correr di morte il gelo
Rubrica: TOGLIENDO commiato da la sua donna, sentiva dolore simile à quello, che si sente nella morte, ma fù racconsolato da le sue parole.
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sonetto
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p. 93 |
[51] HOR che lunge da me si gira il sole
Rubrica: CONTINUA ne l'istesso soggetto, mostrando d'haver infinito dolore, per la lontananza de la sua donna, laonde è raggionevole ch'ella sia tanto pietosa: quanto ella è dolente.
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canzone
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p. 97 |
[52] NON sarà mai, ch'impressa in me non reste
Rubrica: SCRIVE ad un suo amico il quale l'incitava à risguardare molte leggiadre gentildonne, ch'erano in una grande, e lieta festa; ch'egli non lascerà mai d'amar la sua donna, nè s'invaghirà d'altra.
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sonetto
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p. 99 |
[53] DOPO così spietato, e lungo sempio[!]
Rubrica: DICE, d'haver fatto indarno esperienza; se lo star lontano da la sua donna, poteva risanarlo de l'infermità amorosa; e conchiude, che la dimenticanza sola potrebbe esser buon rimedio à questo male.
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sonetto
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p. 100 |
[54] ERA aspro, e duro, e sofferir sì lunge
Rubrica: SI pente d'haver troppo magnificamente parlato de la sua sofferenza, mentre è stato lontano da la sua donna, e prega Amore, che se nel tormento è merito, non cessi di tormentarlo.
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sonetto
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p. 101 |
[55] PER figurar Madonna al senso interno
Rubrica: DICE al suo pensiero, che nel formar l'imagine de la sua donna, vorrà insieme assomigliar Prometeo, e l'Avoltoio, che gli rode il cuore.
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sonetto
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p. 103 |
[56] L'ALMA vaga di luce, e di bellezza
Rubrica: DICE, che l'anima sua, vaga di luce, vola al cielo; ma poi allettata da l'esca de' piacer, si torna à pascere nel volto de la sua donna.
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sonetto
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p. 105 |
[57] ANIMA errante, à quel sereno intorno
Rubrica: PARLA con l'anima come non fosse con esso lui, ma co 'l suo diletto, invitandola a tornare al suo corpo, il quale per se è freddo, et immobile, accioche insieme possano ritornare à la sua donna.
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sonetto
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p. 106 |
[58] AMANDO, ardendo, à la mia donna i' chiesi
Rubrica: NARRA poeticamente; come per guiderdone de l'amore, gli fossero dati alcuni capelli avolti ne l'oro.
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sonetto
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p. 108 |
[59] FRA mille strali, onde Fortuna impiaga
Rubrica: DICE, che fra gli infiniti colpi de la nemica Fortuna, à pena è conosciuto quello d'Amore.
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sonetto
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p. 109 |
[60] BEN veggio avinta al lido oranta nave
Rubrica: DICE d'esser invitato ad Amore: ma spaventato da l'essempio de gli infelici amanti.
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sonetto
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p. 111 |
[61] IO VIDI un tempo di pietoso affetto
Rubrica: DICE d'haver veduto altre volte la sua donna assai pietosa: ma hora per occulta cagione se lo mostra così crudele, che egli n'aspetta la morte.
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sonetto
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p. 112 |
[62] QUANTO più ne l'amarvi io son costante
Rubrica: DIMOSTRA la sua antica costanza, e la nuova inconstanza de la sua donna, esser molto diverse.
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sonetto
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p. 113 |
[63] VISSI; e la prima etate Amore, e speme
Rubrica: NE la disperatione de la gratia de la sua donna, chiama la morte.
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sonetto
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p. 115 |
[64] O PIU' crudel d'ogn'altra, e pur men cruda
Rubrica: SPERA il poeta, ch'essendo la crudeltà de la sua donna superata da la bellezza, possa al fine esser vinta da la pietà.
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sonetto
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p. 116 |
[65] VEDRO' da gli anni, in mia vendetta, ancora
Rubrica: MOSTRA di sperare, che 'l tempo debba far le sue vendette contra la sua donna: in guisa ch'ella ne la vechiezza debba pentirsi d'haverlo sprezzato, e desiderar d'esser celebrata da lui.
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sonetto
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p. 118 |
[66] QUANDO havran queste luci, e queste chiome
Rubrica: DICE à la sua donna, che quando ella sarà vecchia, non rimarra d'amarla.
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sonetto
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p. 119 |
[67] QUANDO vedrò nel verno il crine sparso
Rubrica: DICE che quando egli sarà vecchio, non restarà d'amare, e di celebrar la sua donna.
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sonetto
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p. 121 |
[68] BENCHE' Fortuna al desir mio rubella
Rubrica: MOSTRA la sua costanza ne l'amore, e la fermezza nel proponimento.
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sonetto
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p. 122 |
[69] PERCH'ALTRI cerchi, peregrino errante
Rubrica: DICE, che 'l mondo non ha maggior maraviglia del crine de la sua donna: ma si duole, ch'à pena si veda là verso la sera.
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sonetto
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p. 124 |
[70] QUAL'HOR Madonna i miei lamenti accoglie
Rubrica: MOSTRA, che così lo sdegno, come la pietà de la sua donna lo sprona ad amare.
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sonetto
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p. 125 |
[71] MENTRE Madonna s'appoggiò pensosa
Rubrica: CHIAMA felice un'ape, la quale havea morso un labro de la sua donna: mentre ella, doppo lungo passeggiare, sedeva in un giardino.
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sonetto
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p. 127 |
[72] COSTEI, che su la fronte ha sparso al vento
Rubrica: ASSOMIGLIA à la Fortuna la sua donna, la quale egli havea veduta co' capegli sparsi sù la fronte.
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sonetto
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p. 128 |
[73] IO VEGGIO (ò parmi) quando in voi m'affiso
Rubrica: MOSTRA d'essersi aveduto d'un nuovo amore de la sua donna, ne la pallidezza, e ne' sospiri: ma di non sapere à punto, quale egli si sia.
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sonetto
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p. 129 |
[74] CERCATE i fonti, e le secrete vene
Rubrica: NE l'andata de la sua donna à Comacchio, invita poeticamente le ninfe ad honorarla.
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sonetto
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p. 130 |
[75] RE DE gli altri superbo, altero fiume
Rubrica: AL Pò, essortandolo poeticamente à ricuperare la sua donna, la qual'era andata à Comacchio.
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sonetto
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p. 132 |
[76] I FREDDI, e muti pesci usati homai
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sonetto
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p. 134 |
[77] PALUSTRE valle, et arenosi lidi
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sonetto
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p. 136 |
[78] M'APRE tal'hor Madonna il suo celeste
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sonetto
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p. 137 |
[79] CHI serrar pensa a' pensier vili il core
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sonetto
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p. 139 |
[80] COME il nocchier da gli infiammati lampi
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sonetto
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p. 140 |
[81] DONAI me stesso, e se sprezzaste il dono
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sonetto
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p. 142 |
[82] PASSA la nave mia, che porta il core
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sonetto
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p. 143 |
[83] QUEL prigionero augel, che dolci, e scorte
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sonetto
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p. 144 |
[84] TU PARTI, ò Rondinella, e poi ritorni
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sonetto
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p. 146 |
[85] IO non cedo in amar Donna gentile
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sonetto
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p. 147 |
[86] LA MAN, ch'avolta in odorate spoglie
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sonetto
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p. 148 |
[87] BELLA guerriera mia, se 'l vostro orgoglio
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sonetto
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p. 150 |
[88] QUELLA secreta carta, ove l'interno
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sonetto
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p. 151 |
[89] MAL gradite mie rime in vano spese
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sonetto
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p. 153 |
[90] COSTEI, ch'asconde un cor superbo, et empio
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sonetto
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p. 154 |
[91] ARSI gran tempo, e del mio foco indegno
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sonetto
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p. 156 |
[92] NON più crespo oro, ò d'ambra tersa, e pura
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sonetto
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p. 158 |
[93] MENTRE al tuo giogo io mi sottrassi, Amore
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sonetto
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p. 159 |
[94] SDEGNO debil guerrier, campione audace
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sonetto
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p. 161 |
[95] MENTRE soggetto al tuo spietato regno
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sonetto
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p. 163 |
[96] QUANTO in me di feroce, e di severo
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sonetto
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p. 164 |
[97] AHI quale angue infernale in questo seno
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sonetto
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p. 166 |
[98] QUESTE hor cortesi, et amorose lodi
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sonetto
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p. 167 |
[99] PER temprarne al bel seno, al chiaro viso
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sonetto
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p. 168 |
[100] VUOL, che l'ami costei: ma duro freno
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sonetto
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p. 170 |
[101] ALL'HOR, che ne' miei spirti intepidissi
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sonetto
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p. 171 |
[102] S'ARMA lo sdegno, e 'n lunga schiera, e folta
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sonetto
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p. 173 |
[103] QUAL più rara, e gentile
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canzone
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p. 180 |
[104] QUEL generoso mio guerrero interno
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canzone
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p. 197 |
[105] VOI, che pur numerate i nostri amori
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sonetto
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p. 198 |
[106] DOVE nessun teatro, ò loggia ingombra
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sonetto
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p. 200 |
[107] COME vento, ch'in se respiri, e torni
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sonetto
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p. 201 |
[108] SI come torna, onde si parte il sole
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sonetto
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p. 203 |
[109] L'AURA, che dolci spirti, e dolci odori
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sonetto
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p. 204 |
[110] DI CHE stame ordirò la vaga rete
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sonetto
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p. 206 |
[111] L'AURA del vostro lauro in queste carte
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sonetto
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p. 208 |
[112] AMOR col raggio di beltà s'accende
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sonetto
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p. 209 |
[113] E' vostra colpa, donna, ò mia sventura
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sonetto
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p. 211 |
[114] I chiari lumi, onde 'l divino Amore
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sonetto
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p. 212 |
[115] NON è sì bello il rinverdirsi[!] un faggio
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madrigale
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p. 212 |
[116] LANGUIDETTA beltà vinceva Amore
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madrigale
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p. 215 |
[117] VAGHE Ninfe del Po', Ninfe sorelle
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madrigale
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p. 225 |
[118] NON è d'Arabia peregrina pianta
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ballata
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p. 227 |
[119] NON fonte, fiume, od aura
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madrigale
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p. 227 |
[120] SIAN vomeri il mio stile, e l'aureo strale
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ottava
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p. 228 |
[121] IN queste dolci, et amorose rime
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sonetto
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p. 230 |
[122] SECCO era quasi l'odorato alloro
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sonetto
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p. 231 |
[123] IO mi sedea tutto soletto un giorno
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ballata
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p. 234 |
[124] O bella man, che nel felice giorno
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sonetto
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p. 236 |
[125] PERCHE tormenti il tormentoso petto
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sonetto
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p. 237 |
[126] QUESTA pianta odorata, e verginella
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ottava
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p. 238 |
[127] DE l'arboscel, c'hà sì famoso nome
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madrigale
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p. 240 |
[128] HORE fermate il volo
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madrigale
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p. 241 |
[129] ECCO mormorar l'onde
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madrigale
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p. 242 |
[130] QUANDO l'alba si leva, e si rimira
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sonetto
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p. 243 |
[131] QUAL da cristallo lampeggiar si vede
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sonetto
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p. 245 |
[132] PER ch'io l'aura pur segua, e nel mio pianto
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sonetto
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p. 246 |
[133] DONNA gentil, mentr'io vi miro, e canto
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madrigale
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p. 247 |
[134] CON qual focil meraviglioso Amore
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ballata
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p. 248 |
[135] DONNA, quella saetta
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ballata
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p. 250 |
[136] CON la saetta de la punta d'oro
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madrigale
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p. 251 |
[137] QUESTO arbor, ch'è traslato al novo Maggio
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sonetto
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p. 252 |
[138] GIA' difendeste con ramose braccia
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sonetto
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p. 254 |
[139] AURA, c'hor quinci scherzi, hor quindi vole
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sonetto
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p. 253 |
[140] HOR, che l'aura mia dolce altrove spira
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sonetto
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p. 256 |
[141] L'INCENDIO, onde tai raggi uscir già fore
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sonetto
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p. 257 |
[142] DAL vostro sen, qual fuggitivo audace
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sonetto
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p. 259 |
[143] QUESTO sì puro, e lieto, e dolce raggio
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madrigale
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p. 260 |
[144] DE' vostri occhi sereni il dolce humore
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ottava
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p. 261 |
[145] QUEL puro ardor, che da i lucenti giri
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sonetto
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p. 262 |
[146] GELOSO amante apro mill'occhi, e giro
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sonetto
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p. 264 |
[147] O' NE l'amor, che mesci
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canzone
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p. 270 |
[148] HOR che riede madonna al bel soggiorno
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sonetto
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p. 271 |
[149] L'AURA soave, al cui spirar respira
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sonetto
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p. 273 |
[150] S'AMATE, vita mia, perche nel core
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sonetto
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p. 274 |
[151] AMOR non è, che si descriva, ò conte
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sonetto
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p. 276 |
[152] DONNA bella, e gentil del vostro petto
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ballata
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p. 277 |
[153] HA gigli, e rose, et hà rubini, et oro
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ottava
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p. 279 |
[154] SU l'ampia fronte il crespo oro lucente
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sonetto
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p. 280 |
[155] RIEDE la stagio lieta, e 'n varie forme
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sonetto
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p. 281 |
[156] IO SON la Gelosia, c'hor mi rivelo
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ottava
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p. 289 |
[157] CHI è costei, ch'in sì mentito aspetto
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sonetto
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p. 290 |
[158] ERAN velati i crespi, e biondi crini
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sonetto
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p. 291 |
[159] QUEL dì, che la mia donna à me s'offerse
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sonetto
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p. 292 |
[160] ERA la notte, e sotto il manto adorno
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sonetto
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p. 293 |
[161] NUDO era il viso, a cui s'aguaglia in vano
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sonetto
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p. 295 |
[162] GIA' solevi parer vermiglia rosa
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sonetto
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p. 296 |
[163] D'ADRIA un tempo nudrimmi: e cibo, e vita
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sonetto
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p. 297 |
[164] POCHE son già le cetre, e muti i Cigni
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ottava
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p. 299 |
[165] ARDEANO i tetti, e 'l fumo, e le faville
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sonetto
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p. 300 |
[166] TRA l'empie fiamme à gli occhi miei, lucente
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sonetto
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p. 302 |
[167] NON son sì vaghi i fiori, onde Natura
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sonetto
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p. 303 |
[168] AMAI vicino, hor ardo, e le faville
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sonetto
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p. 304 |
[169] CANTAI già lieto, e ricercai nel canto
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sonetto
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pp. 306-308 |
[170] SORGEA, per meraviglia, un vivo lauro
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sestina
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pp. 309-312 |
[171] POI che non spira al mio soave foco
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sestina
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p. 313 |
[172] HUOM di non pure fiamme accese il core
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sonetto
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p. 314 |
[173] APRITE gli occhi, o gente egra mortale
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sonetto
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p. 316 |
[174] CH'IL pelago d'Amor à solcar viene
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sonetto
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p. 317 |
[175] FACELLE son d'immortal luce ardenti
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sonetto
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p. 318 |
[176] AMORE alma è del mondo, Amore è mente
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sonetto
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p. 320 |
[177] O FELICE Eloquenza avinta in carmi
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sonetto
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p. 321 |
[178] PADRE del Cielo, hor ch'atra nube il calle
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sonetto
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p. 322 |
[179] FABIO io lunge credea col basso ingegno
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sonetto
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p. 324 |
[180] SIGNOR, ch'immortal laude havesti in guerra
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sonetto
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