PV1565-Affidati

Titolo
Rime de gli Academici Affidati di Pauia.
Pubblicazione
Nella inclita città di Pavia : appresso Girolamo Bartoli, 1565.
Descrizione fisica
[12], 256 p. ; 4° – *6, A-Z4, 2A-2I4
Esemplare
Roma, Biblioteca Nazionale Centrale, 6.8.L.20
Note

Le pp. 236-237 sono erroneamente numerate 336-337.

Lingua
italiano
Codici
CNCE 26 ; SBN BVEE008684

Contenuto

p. [2] [bianca]
p. [3] A’ Lettori
inc. «Queste Rime (onoratissimi Lettori) sono parte di quelle che, dopo i ragionamenti e discorsi fatti dai nobilissimi Accademici Affidati, nella solita lor congregazione, si sogliono recitare più per trattenimento che per ordinaria lor professione.» - exp. «confesso non esser difetto degli autori, ma sì bene degli copiatori di quelle, per esser da loro non troppo ben conosciute, essendo la maggior parte d'essi autori lontani.»
pp. [4]-[11] Tavola degli Autori e delle Rime che nell’Opera si contengono
p. [12] [bianca]
pp. 1-14 Dell’Immutabile [Filippo Zaffiri]
inc. «Vera mia stella, anzi mio vero Sole» - exp. «m’avrai teco, o sia in pace o sia in periglio.»
pp. 15-16 Di Etrio [Ognibene Ferrari]
inc. «Mirate a’ piè di quel bel colle ameno» - exp. «ed a sentir di ciò la cagion prima.»
pp. 17-60 Di Endimione [Filippo Binaschi]
inc. «Dalle dorate corna d’un bel Tauro» - exp. «delle mie colpe la gravosa salma.»
pp. 61-66 Dell’Incitato [Camillo Gallina]
inc. «Colma del sommo ben, scelta v'avea» - exp. «a che disfarmi il cor a dramma a dramma?»
pp. 67-68 Di Filotimo [Aurelio Beccaria]
inc. «Credea di smalto e di topazio intorno» - exp. «egli mi tolse, onde languisco e moro.»
pp. 69-70 Del Verace [Giorgio Riva]
inc. «Le sacre frondi d'immortali allori» - exp. «degli Affidati il nome al tempo invola.»
pp. 71-72 Del Rapito [Gabriele Frascati]
inc. «Tesseva una corona di sue stelle» - exp. «tre volte accese di splendor divino.»
p. 72 Dell’Ardente [Antonio Canevese]
inc. «Deh, perché il ciel, sì come ha dato un'alma» - exp. «che più dar non vi può chi più non tiene.»
pp. 73-76 Del Pensoso [Alfonso Beccaria]
inc. «Copra la madre antica oscuro manto» - exp. «ma da se stesso ancor Principe scese.»
pp. 77-80 Del Ricovrato [Giovan Pietro Negro]
inc. «Sacro Liceo, s'al volgo, a Lete a morte» - exp. «regnan le grazie e i più cortesi amori.»
pp. 81-104 Del Desioso [Alessandro Farra]
inc. «Quando i miei spirti, quel pensier seguendo» - exp. «e senton nel mirar dolce martiro.»
pp. 105-109 Dello Stabile [Jorge Manrique]
inc. «L'empia Giunon, Padre benigno e pio» - exp. «c'han l'arco seco, le saette e face.»
pp. 110-113 Dell’Inquieto [Teotimo Selvatico]
inc. «Il grido altier, che risonar si sente» - exp. «e darvi Apollo e Marte eterno onore.»
pp. 114-123 Dell’Immobile [Girolamo Casoni]
inc. «Come accesa d'eterna umanitate» - exp. «chiuso e morto, nell'alma apre e rinasce.»
pp. 124-134 Dell’Incolpevole [Giulio Solico]
inc. «Questo mio cor, pien di sincero affetto» - exp. «prego di santo ardor m'accendi il petto.»
pp. 135-147 Dell’Affettuoso [Giovanni Filippo Gherardini]
inc. «Quando fia mai ch'io veggia sciolto il laccio» - exp. «cantan gloria a Giunone ed Imeneo»
pp. 148-178 Del Necessitato [Girolamo Bossi]
inc. «Spirti ben nati, che dal volgo tolti» - exp. «di morte altro che ’l nome, or dolce anch'esso.»
pp. 179-182 Del Gersone [Giovanni Battista Brembati]
inc. «Ahi, quanto all’esser tuo conforme è il mio» - exp. «te pien di grazia, e la tua patria augusta.»
pp. 183-185 Del Solitario [Filippo Pigoccio]
inc. «La gente accolta al tuo sepolcro adorno» - exp. «se ’n gì alle selve più deserte ed erme.»
pp. 186-207 Del Tranquillo [Fioravante Rabbia]
inc. «Uscite rime mie, rozze ed incolte» - exp. «salir al lume da terren sì basso.»
pp. 208-210 Dell’Inviato [Girolamo Torti]
inc. «Amor che scopri meraviglie nove» - exp. «scorno, s’io più da te non mi difendo.»
pp. 211-216 Dell’Incognito [Giovanni Giacomo Caccia]
inc. «Io, che solea parlando assai men grave» - exp. «qualor vincer mi lascio dallo sdegno.»
pp. 217-221 Dell’Uguale [Silvestro Bottigella]
inc. «Con pietra lesbia il destinato giorno» - exp. «onde fia il tutto in suo dominio accolto.»
pp. 222-223 Del Timoroso [Ippolito Orio]
inc. «Quando dal bel Sebeto al Lambro ameno» - exp. «ritorna lieto a riposarsi in cielo.»
p. 224 Di Ateneo [Francesco Ferdinando d'Avalos]
inc. «Occhi, dal vostro almo sereno piove» - exp. «per darmi le dolcezze al mondo rare.»
pp. 225-229 Dell’Offuscato [Astorre Visconti]
inc. «Lasso, io de’ duci de’ felici Insubri» - exp. «e pregale umilmente alta salute.»
p. 230 Dell’Avvertito [Niccolò Vecchio]
inc. «Qual della notte il fosco umido velo» - exp. «faccia me sovra ogn’altro il più beato.»
pp. 231-255 Del Guidato [Luca Contile]
inc. «Come di notte in selva orrida e scura» - exp. «ogni altro suon di più ricche parole.»

Schedatura di Dario Pecoraro | Data pubblicazione: 03 marzo 2019