VE1602-Marino

Del signor Arrigo Falconio.
p. [23] [1] DA LE ceneri illustri madrigale
Rime di Gio. Battista Marino. Amorose.
p. 1 [2] ALTRI canti di Marte, e di sua schiera sonetto
p. 2 [3] DEL petto mio nella più nobil parte sonetto
p. 2 [4] M'HAVEA del volto appena i campi sparsi sonetto
p. 3 [5] I'ARSI, et ardo, e la celeste e pura sonetto
p. 3 [6] ARDO, ma l'ardor mio grave, e profondo sonetto
p. 4 [7] ARDO, ma non ardisco il chiuso ardore sonetto
p. 4 [8] O TRA la neve d'un bel viso nate sonetto
p. 5 [9] O DEL'eterno sol vive fiammelle sonetto
p. 5 [10] ANIMA bella, a la più bella idea sonetto
p. 6 [11] O DI me vivo in viva imago espresso sonetto
p. 6 [12] AMOR, non dissi il ver, quando talhora sonetto
p. 7 [13] QUALHOR quell'armi, ond'io morir m'appago sonetto
p. 7 [14] FOSTI di pianto, e del mio pianto humore sonetto
p. 8 [15] LA bella SERPE da le spoglie d'oro sonetto
p. 8 [16] TRA cento belle, ove si spatia, ò siede sonetto
p. 9 [17] O DIO che cari, e pretiosi pianti sonetto
p. 9 [18] MENTRE, che 'l caro pargoletto estinto sonetto
p. 10 [19] PRIGIONERO infelice, ove non spira sonetto
p. 10 [20] TACE la notte, chiara a par del giorno sonetto
p. 11 [21] SPETTATOR del mio mal, son'hoggi intento sonetto
p. 11 [22] CANDIDO vel, ch'al più leggiadro obietto sonetto
p. 12 [23] DONNA, l'invido vel, che parte asconde sonetto
p. 12 [24] DIMMI bella guerrera, ond'è, che porte sonetto
p. 13 [25] FU di sdegno, ò d'amor, fiamma, che t'arse sonetto
p. 13 [26] NE quel, che nato de la ricca pianta sonetto
p. 14 [27] DE la vaga mia Cinthia ò vaga luna sonetto
p. 14 [28] LE trecce, ch'ambra et or vincon d'assai sonetto
p. 15 [29] A l'aura il crin, ch'al'auro il pregio hà tolto sonetto
p. 15 [30] LASCIATE Cipro, e quà volate Amori sonetto
p. 16 [31] AHI come bella, ahi con che nobil'arte sonetto
p. 16 [32] VEGGIO in sì nove forme, e sì vivaci sonetto
p. 17 [33] O QUAL'Arte la destra? ò qual Natura sonetto
p. 17 [34] ORNASTI (il veggio) a sì degn'opra, eletto sonetto
p. 18 [35] BEN può FIGIN de la tua nobil mano sonetto
p. 18 [36] VIRTÙ sublimi, a cui di fiamma l'ali sonetto
p. 19 [37] BEN di la sù da la più bella schiera sonetto
p. 19 [38] IL fren regger del carro aureo paterno sonetto
p. 21 [39] TU pur ben mio frà l'armi, e per gli ondosi sonetto
p. 21 [40] SOVRA il tenero fianco il duro peso sonetto
p. 22 [41] QUAL ti veggh'io di fin acciar lucente sonetto
p. 22 [42] SON del bel volto tuo l'ire, e i furori sonetto
p. 23 [43] PIAGHE non men, ch'al cor, minaccia al petto sonetto
p. 23 [44] PUO ben sù 'l vago, e dilettoso Maggio sonetto
p. 24 [45] NOVA pompa al bel volto, un sù l'Aprile sonetto
p. 24 [46] GIA' dal'età, ch'ogni bellezza doma sonetto
p. 25 [47] INTORNO al labro del mio ben che fai sonetto
p. 25 [48] HA pur il tempo o Ligurino alfine sonetto
p. 26 [49] SE sempre a te di peregrini odori sonetto
p. 26 [50] Nè tu pietosa Dea, nè tu lucente sonetto
p. 27 [51] PACE pregando per altrui mi chiede sonetto
p. 27 [52] GIA non poss'io, per girne, ove non splende sonetto
p. 28 [53] CHE fa madonna Amor? che fa colei sonetto
p. 28 [54] QUALHOR di vagheggiar desio mi spinge sonetto
p. 29 [55] FOLLE pensier, ch'adhor' adhor ten vai sonetto
p. 29 [56] PEREGRINO pensier, ch'ardito, e solo sonetto
p. 30 [57] PRENDI quest'alma in braccio, e 'n quella parte sonetto
p. 30 [58] PENSIER, che l'ali tue placide, e lievi sonetto
p. 31 [59] O DEL Silenzio figlio, e de la Notte sonetto
p. 31 [60] QUESTI vinti dal duol possente, e forte sonetto
p. 32 [61] DUNQUE la notte ancor, c' hà per costume sonetto
p. 32 [62] DA qual'uscio del Ciel volando uscisti sonetto
p. 33 [63] QUESTA crudel, cui per maggior mia doglia sonetto
p. 33 [64] ONDE, che del mio ben fatto beate sonetto
p. 34 [65] O NEL bel sen con quanta gloria assiso sonetto
p. 34 [66] MENTRE nel grembo a trastullar ti stai sonetto
p. 35 [67] GIA' de' suoi fregi impoverito il Cielo sonetto
p. 35 [68] GUERRER, che poco cauto il bel soggiorno sonetto
p. 36 [69] GIACE inferma Madonna. Amor che fai sonetto
p. 36 [70] ERA del mio bel sol chiaro lucente sonetto
p. 37 [71] LA, dove Stige per sulfurea vena sonetto
p. 37 [72] CHI desia di saldar piaga mortale sonetto
p. 38 [73] BREVE cerchia d'or fin, che di splendore sonetto
p. 38 [74] LIEVE è l'aurea catena a tante offese sonetto
p. 39 [75] NOVO Fetonte entro 'l mio petto Amore sonetto
p. 39 [76] LA spezzata catena, e 'l rotto giogo sonetto
p. 40 [77] LA fiamma, onde sì dolce Amor m'accese sonetto
p. 40 [78] TARLO, e lima d'Amor, cura mordace sonetto
p. 41 [79] QUESTA di cieco padre occhiuta figlia sonetto
p. 41 [80] ITENE avante à que' begli occhi rei sonetto
Rime marittime.
p. 42 [81] LA nobil cetra, ond'Arion primero sonetto
p. 43 [82] SPUNTAVA l'alba, e 'l rugiadoso crine sonetto
p. 43 [83] ROTTE già l'onde dal'ardenti rote sonetto
p. 44 [84] NON così bella mai per l'onda Egea sonetto
p. 44 [85] A DUE di duo begli occhi Orse fatali sonetto
p. 45 [86] HAVEA sù per lo mar, del biondo crine sonetto
p. 45 [87] UN bosco di coralli in que' confini sonetto
p. 46 [88] TACEAN sotto la notte austri e procelle sonetto
p. 46 [89] O TERROR d'ogni rete, e d'ogni nassa sonetto
p. 47 [90] QUANTE per queste mai piagge arenose sonetto
p. 47 [91] PARI al mio generoso alto desio sonetto
p. 48 [92] RICCI pungenti o misero Fileno sonetto
p. 48 [93] SE 'N te sdegno, in me duol più sempre abonda sonetto
p. 49 [94] TAL qual mi vedi o dispietata Lilla sonetto
p. 49 [95] TANTE non han sù 'l crin falde nevose sonetto
p. 50 [96] TRITON, deh s'hai pietà de' miei tormenti sonetto
p. 50 [97] DESTA dal pianger mio, già d'oro adorno sonetto
p. 51 [98] E TU pur (lasso) incontr'a me congiuri sonetto
p. 51 [99] QUESTO, che quasi un pargoletto scoglio sonetto
p. 52 [100] CH'IO basso, io vile, io pescator mi sia sonetto
p. 52 [101] PERCH'IO col curvo, e pargoletto legno sonetto
p. 53 [102] HOR, che l'aria, e la terra arde, e fiammeggia sonetto
p. 53 [103] IN vece di canzon queste parole sonetto
p. 54 [104] MENTR'hoggi assisa in sù le piagge herbose sonetto
p. 54 [105] LILLA, qualhor vegg'io, che'l Ciel s'avolga sonetto
p. 55 [106] IN questo mar, qual fulmine, che piomba sonetto
p. 55 [107] Nè tante intorno à sè dentro, e di fore sonetto
p. 56 [108] HABBIA chi mai per te pianti e sospiri sonetto
p. 56 [109] ALLHOR, che fè cangiando, il core, i passi sonetto
p. 57 [110] HOGGI là, dove il destro fianco ad Ischia distici
p. 57 [111] DAL dì, che gli occhi à tuoi begli occhi femmi sonetto
p. 58 [112] SQUARCI, e lunge i miei lini Austro dal porto sonetto
p. 58 [113] LASCIAI per queste a me funeste rive sonetto
p. 59 [114] BELLA madre d'Amor, cortese nume sonetto
p. 59 [115] O SE scherzi, ò se nuoti, ò se disciogli sonetto
p. 60 [116] TU Galathea mia bella hai nel bel volto sonetto
p. 60 [117] QUESTO cesto d'echini, e questa sporta sonetto
p. 61 [118] PERCHE 'l sostegno a' suoi desir non manchi sonetto
p. 61 [119] SPARGON d'odor più grato il lido nostro sonetto
p. 62 [120] FAMA è trà noi Dirce crudel, che volto sonetto
p. 62 [121] TRA questi lidi stessi, e questi chiostri sonetto
p. 63 [122] PER lo Carpathio mar l'horrida faccia sonetto
p. 63 [123] PON mente al mar CRATONE, hor che 'n ciascuna sonetto
p. 64 [124] ECCO il monte, ecco il sasso, ecco lo speco sonetto
p. 64 [125] ARPIE del mar, che dal'estreme sponde sonetto
p. 65 [126] QUESTO è il mar di Corintho: ecco, ove l'empio sonetto
p. 65 [127] D'UN' alta rupe, ove talhor s'imbosca sonetto
p. 66 [128] DIO, che del'ampio in trè diviso impero sonetto
p. 66 [129] DIR ben pos'io (se non m'inganna il vero sonetto
p. 67 [130] FUGGIAM legno infelice, ecco Aquilone sonetto
Rime boscherecce.
p. 68 [131] GIA parte il Verno, e la stagion senile sonetto
p. 69 [132] I SENTO il rossignuol, che sovra un faggio sonetto
p. 69 [133] SOVRA l'orlo d'un rio lucido e netto sonetto
p. 70 [134] O ROSSIGNUOL, che 'n sì soave stile sonetto
p. 70 [135] BEL Rossignuol, che tra' più folti rami sonetto
p. 71 [136] DUO della dea più bella augei lascivi sonetto
p. 71 [137] ALLHOR, che prima ad adorarti foro sonetto
p. 72 [138] S'EGLI è pur ver, che lupa aspra e selvaggia sonetto
p. 72 [139] QUESTA, che 'l busto in mille groppi a l'orno sonetto
p. 73 [140] SU la sponda del Tebro humida herbosa sonetto
p. 73 [141] NINFE leggiadre, ò s'altro humido nume sonetto
p. 74 [142] TI lagni Elpinia mia, c'hoggi sia presta sonetto
p. 74 [143] DIMAN farà col nuovo sol ritorno sonetto
p. 75 [144] OGNI prato, ogni fior dire al tuo riso sonetto
p. 75 [145] NON guarda, ò guida, e non governa, ò cura sonetto
p. 76 [146] STAMANE apunto al'apparir del'alba sonetto
p. 76 [147] TE l'hiperboreo monte, ò l'Arimaspe sonetto
p. 77 [148] HOR, che dal freddo ciel di bianco sputo sonetto
p. 77 [149] O BOREA, ò del gran Rè degli altri monti sonetto
p. 78 [150] O DEL' verno, e del'Alpi aspre infeconde sonetto
p. 78 [151] VOI, che dal sen d'Amor dolci volate sonetto
p. 79 [152] UN vago vezzo di vermiglie rose sonetto
p. 79 [153] AURA, che rugiadosa, e mattutina sonetto
p. 80 [154] AURA, che per lo ciel co' miei sospiri sonetto
p. 80 [155] QUESTO vaso d'amomo, e questi acanti sonetto
p. 81 [156] O CON che vaghi amorosetti giri sonetto
p. 81 [157] COSì, BOREA gentil, si mostri, e renda sonetto
p. 82 [158] MIRAR tra' vostri pianti occhi sapeste sonetto
p. 82 [159] FUOR de la bella man campato e sciolto sonetto
p. 83 [160] CHE fe'? che disse? e qual divenne allhora sonetto
p. 83 [161] PERCHÉ del biondo tuo divin seguace sonetto
p. 84 [162] STANCA anhelante a la paterna riva sonetto
p. 84 [163] SFERZA i pigri giovenchi, e innanzi l'hora sonetto
p. 85 [164] O CHE col rauco suon s'odano i grilli sonetto
p. 85 [165] MIRA il ciel, come n'apre, horche s'imbruna sonetto
p. 86 [166] FERMA il piè, non fuggir Filli mia cara sonetto
p. 86 [167] FILLI, a i baci m'inviti, e già mi stendi sonetto
p. 87 [168] BACIAMI bacia, e dammi o cara Fille sonetto
p. 87 [169] PUR dopo mille pianti, e mille preghi sonetto
p. 88 [170] ASCOLTA, come freme, e quai minaccia sonetto
p. 88 [171] BATTO, qui pianse Ergasto: ecco la riva sonetto
p. 89 [172] MISERO Alceo, del caro albergo fore sonetto
p. 89 [173] A DIO Florinda bella, il cor piagato sonetto
p. 90 [174] CARCHE di vive perle, e rugiadose sonetto
p. 90 [175] PON giù l'urna gravosa o bionda Spio sonetto
p. 91 [176] SCESA con picciol urna era Thirrena sonetto
p. 91 [177] A QUEST'olmo, a quest'ombre, et a quest'onde sonetto
p. 92 [178] QUI già meco vedesti o pianta ombrosa sonetto
p. 92 [179] TE di fronde, e di fior vago ornamento sonetto
p. 93 [180] QUI rise, o Thirsi, e qui ver me rivolse sonetto
p. 93 [181] ANCOR non sapev'io bella mia Flora sonetto
p. 94 [182] LIDIA i ti veggio pur: che vale i rai sonetto
p. 94 [183] ANDIANNE agli horti di Dameta, andianne sonetto
p. 95 [184] QUESTA, che 'l bianco piè di Citherea sonetto
p. 95 [185] POMPA, e fregio de' prati, honor di Flora sonetto
p. 96 [186] QUALHOR cantando i tuoi selvaggi amori sonetto
p. 96 [187] TU là soletto, ove le querce, e gli olmi sonetto
p. 97 [188] OVE del sol sotto l'ardente raggio sonetto
p. 97 [189] HUMIL sen viene a' tuoi sacrati altari sonetto
p. 98 [190] INVER le nubi il volo avea già steso sonetto
p. 98 [191] FATTO selvaggio amante, a piè de' colli sonetto
p. 99 [192] QUI, dove aperto da l'adunco dente sonetto
p. 99 [193] LIONZO qui, cui pari al dente, al corso sonetto
p. 100 [194] O ROSSIGNUOL, che già sì caro e fido sonetto
p. 100 [195] QUESTO, che d'aspri velli hirsuto ciglio sonetto
p. 101 [196] PERCH'IO difforme sia, perché pungente sonetto
p. 101 [197] PIENE di cento fiati, e cento spirti sonetto
p. 102 [198] IN grembo al chiaro Alfeo vidi pur'hora sonetto
p. 102 [199] LA, dove i poggi al gran martel di Bronte sonetto
p. 103 [200] VERRA' (non andrà molto) e 'l suo viaggio sonetto
p. 103 [201] O PESCATORI, che 'n su' curvi abeti sonetto
p. 104 [202] A PIE del'antro, ov'ognor geme, e piange sonetto
p. 104 [203] HIERI un vago Orsacchin, che non lontano sonetto
p. 105 [204] IN qual'antro, in qual lido, in qual confine sonetto
p. 105 [205] VOLTO a i lucenti, e liquidi christalli sonetto
p. 106 [206] USCITO al sol dala spelunca alpestra sonetto
p. 106 [207] QUI, dove ne la cava atra fucina sonetto
p. 107 [208] POICHE cantando il misero non pote sonetto
p. 107 [209] A L'omba negra d'un'antica noce sonetto
p. 108 [210] SORGI o ninfa dal'acque, e vienne a nuoto sonetto
p. 108 [211] TRASSE pur fuor de' cupi fondi algenti sonetto
p. 109 [212] IN quell'ombrosa e solitaria balza sonetto
p. 109 [213] LA fra l'onde, ove scherza, ove s'immerge sonetto
p. 110 [214] AH fuggi Galathea, dietro quel colle sonetto
p. 110 [215] L'ASPRA sampogna, il cui tenor di cento sonetto
p. 111 [216] BACIANNE, e i nostri baci avidi e spessi sonetto
p. 111 [217] POSCIA che 'ndarno con Amor combatto sonetto
p. 112 [218] AH che ben ti vegg'io, ti veggio, ahi lasso sonetto
Rime heroiche.
p. 113 [219] SOTTO il tuo giogo placido e leggero sonetto
p. 114 [220] TEMON già d'Asia il tuo valor gl'imperi sonetto
p. 114 [221] VANNE, e tu de la turba empia de' mori sonetto
p. 115 [222] O D'Hetruria, e d'Italia unica speme sonetto
p. 115 [223] UDIR parmi di quà l'alte querele sonetto
p. 116 [224] L'HASTA honorata, e la temuta spada sonetto
p. 116 [225] OVE il tuo sposo, il tuo gran re dà leggi sonetto
p. 117 [226] DEGNE fasce al'infante, hor ch'esce al giorno sonetto
p. 117 [227] PEREGRINO del Ciel, che 'n terra nasci sonetto
p. 118 [228] GIÀ del materno fianco il gallo Alcide sonetto
p. 118 [229] A VOI crescan le palme, a voi gli allori sonetto
p. 119 [230] LA tua man, che di Marte, e di Bellona sonetto
p. 119 [231] SOTTO il dolce seren de le tue stelle sonetto
p. 120 [232] O DI che raggi, o di che lampi intorno sonetto
p. 120 [233] DA L'onde, ove del sol le fiamme vive sonetto
p. 121 [234] GIÀ Donna, hor serva, in cui pur vive, e spira sonetto
p. 121 [235] ANCOR la viva porpora del volto sonetto
p. 122 [236] HAI ben'onde gioir, qualhor, frà noi sonetto
p. 122 [237] O PEREGRIN, che le reliquie ammiri sonetto
p. 123 [238] COSÌ se' tu, scolpito in viva cera sonetto
p. 123 [239] CHI può di te cantar, che non t'honori sonetto
p. 124 [240] MARMI superbi, e moli eccelse e belle sonetto
p. 124 [241] SPESSO il mio pigro ingegno inalzo e sveglio sonetto
p. 125 [242] O DE LA fida greggia unico e vero sonetto
p. 125 [243] TE sol frà mille a sostener chi 'l mondo sonetto
p. 126 [244] O se per bosco le fugaci piante sonetto
p. 126 [245] HOR, che per riportar nobil trofeo sonetto
p. 127 [246] SE bramate Signor la palma intera sonetto
p. 127 [247] A que' begli occhi, a quelle trecce aurate sonetto
p. 128 [248] IN questa oscura età spuntando sorse sonetto
p. 128 [249] DA che sì fido, e sì tranquillo hà mostro sonetto
p. 129 [250] O qual d'Illustri heroi bennata coppia sonetto
p. 129 [251] PARTÌ canuto, ecco fanciul sen riede sonetto
p. 130 [252] MENTRE, signor, de la più bella parte sonetto
p. 130 [253] S'EGLI è pur ver, ch'a le beate e belle sonetto
p. 131 [254] L'AUGEL Signor, che peregrino i vanni sonetto
p. 131 [255] HOR cresci al mio signor gradito pegno sonetto
p. 132 [256] COSÌ chiara in ciel sorge, e così bella sonetto
p. 132 [257] DA LA ben nata SPINA, onde si vanta sonetto
p. 133 [258] COME tacer del tuo valor? ma come sonetto
p. 133 [259] NON è MASSIMIAN la gloria vostra sonetto
p. 134 [260] SEMBRI Alcide al valor VINCENZO in caccia sonetto
p. 134 [261] SIGNOR, che l'orbe, al cui girar lo stato sonetto
p. 135 [262] GIÀ del Nilo le foci, e del'Eufrate sonetto
p. 135 [263] QUI, dove ogni valor Fortuna opprime sonetto
p. 136 [264] CHIUNQUE altrui più ch'a se stesso nato sonetto
p. 136 [265] QUAL folle, che contar tenti le stelle sonetto
p. 137 [266] QUESTO, onde me di non devuto honore sonetto
p. 137 [267] DOMAR COLOMBO tu l'ampio oceano sonetto
p. 138 [268] UN ciel se' tu di mille lumi adorno sonetto
p. 138 [269] ECCO da' suoi riposti ermi confini sonetto
p. 139 [270] A SPAVENTAR la combattuta fede sonetto
p. 139 [271] L'ANGUE, che già degli antri, ove soggiorna sonetto
p. 140 [272] VIBRA homai l'hasta, e con man giusta e forte sonetto
p. 140 [273] QUAL viltà, qual vergogna, ò qual paura sonetto
p. 141 [274] DUNQUE le nostre piaghe, e que' sospiri sonetto
p. 141 [275] PORGI, deh forza al'honorate spade sonetto
p. 142 [276] POICHÉ di questa abbandonata madre sonetto
p. 142 [277] CHI fia, che per pietà gli occhi rivolga sonetto
p. 143 [278] SCOTE il tergo, apre l'ali, aguzza il dente sonetto
p. 143 [279] SIGNOR, se quella tua non ne difende sonetto
p. 144 [280] HOR, CHE 'l mostro crudel dal'Oriente sonetto
p. 144 [281] QUELLA, Signor, del' valor vostro è parte sonetto
p. 145 [282] TORNA al'antico nido, al patrio suolo sonetto
Rime lugubri
p. 146 [283] O D'humano splendor breve baleno sonetto
p. 147 [284] TE pianga o bella estinta in mesti accenti sonetto
p. 147 [285] QUEL foco, onde 'l mio cor fiamma si pura sonetto
p. 148 [286] DAL più sublime giro, alma cortese sonetto
p. 148 [287] ROTTA la benda, e l'arco, e l'aureo strale sonetto
p. 149 [288] I pur' al'urna, ove le belle spoglie sonetto
p. 149 [289] ERA la notte, e tenebrosa e nera sonetto
p. 150 [290] A piè del'urna oscura, ove superba sonetto
p. 150 [291] ALMA gentil, ch'anzi gran tempo l'ale sonetto
p. 151 [292] SPIEGATE hà l'ali, e già si leva a volo sonetto
p. 151 [293] QUEL dì, che sciolta del suo fragil velo sonetto
p. 152 [294] LA nobil donna, in cui Natura accolse sonetto
p. 152 [295] HOR' hai ben tu d'ogni bellezza il fiore sonetto
p. 153 [296] DEH (se pur trà voi spatia, e con voi stassi sonetto
p. 153 [297] CHI la mia luce estinse? e chi m'ascose sonetto
p. 154 [298] AHI sì per tempo, ahi sì veloce i passi sonetto
p. 154 [299] ANIMA bella, che'n sù 'l fior degli anni sonetto
p. 155 [300] GLI occhi leggiadri, a' cui soavi honesti sonetto
p. 155 [301] BEN ti vegg'io frà degna schiera accolta sonetto
p. 156 [302] ALMA d'Amor vagante, Alma fugace sonetto
p. 156 [303] RENDA dritto giudicio il duol men grave sonetto
p. 157 [304] QUESTI è PERIN, quì fra Morte il mise sonetto
p. 157 [305] IL fior d'ogni bellezza, il fior de' fiori sonetto
p. 158 [306] SE' pur giunto a quel nido almo natio sonetto
p. 158 [307] QUANDO il fero homicida irato sciolse sonetto
p. 159 [308] QUASI dela prigion, che 'l tenne, e strinse sonetto
p. 159 [309] L'ANGEL terren dale dorate piume sonetto
p. 160 [310] LELIO, ad arder d'amor puro gentile sonetto
p. 160 [311] PUR dopo brevi, e nubilosi giorni sonetto
p. 161 [312] AHI che leggiadra, e gloriosa pianta sonetto
p. 161 [313] TOMBA non già, ma ben più tosto è cuna sonetto
p. 162 [314] VINTO, e sommesso oltre i confin del polo sonetto
p. 162 [315] AL Rege Ibero il funeral soggiorno sonetto
p. 163 [316] QUESTA è la nobil pietra, e questa è l'arca sonetto
p. 163 [317] URNA, che d'AUSTRIA i pregi, e del'Ibero sonetto
p. 164 [318] ODI tu, ch'a quest'ossa ignude, e sparte sonetto
p. 164 [319] DI cedro nò, ma d'haste incise, e parte sonetto
p. 165 [320] CADESTI ANTONIO, al tuo cader cadeo sonetto
p. 165 [321] DA' confini del mondo oscuri, e bassi sonetto
p. 166 [322] E TU cadi, e tu giaci, e non sostenne sonetto
p. 166 [323] QUANDO del chiaro, e nobil sole ESTENSE sonetto
p. 167 [324] POSCIA CHE degno a sì degn'ossa albergo sonetto
p. 167 [325] QUEL ferro, oimè, che dal tuo corpo tolse sonetto
p. 168 [326] HOGGI ale tue contrade alme natie sonetto
p. 168 [327] GIà tu non cadi, anzi t'inalzi et ergi sonetto
p. 169 [328] LASCIA, qual novo Helia, rapido, e leve sonetto
p. 169 [329] QUI giace il TASSO, o peregrin, quel TASSO sonetto
p. 170 [330] VENNI a i colli Latini, e 'l marmo scersi sonetto
p. 170 [331] SACRO a Febo, ad Amor cigno sublime sonetto
p. 171 [332] SOVRA l'urna piangendo oscura e tetra sonetto
p. 171 [333] ASCANIO ASCANIO è morto: in picciol vaso sonetto
p. 172 [334] VENA di pianto torbida, et amara sonetto
p. 172 [335] Dunque morto è il COSTANZO? hor chi più vostro sonetto
p. 173 [336] VANNE là trà le Muse, e trà gli Amori sonetto
p. 173 [337] ANGELI, hor tu frà gli angeli ten vai sonetto
p. 174 [338] LA tua man, che frà noi sì ben dipinse sonetto
Rime morali
p. 175 [339] APRE l'huomo infelice allhor, che nasce sonetto
p. 176 [340] FANCIULLA in prima inghirlandò di fiori sonetto
p. 176 [341] SOTTO caliginose ombre profonde sonetto
p. 177 [342] HOR di marmi qua giù candidi, e fini sonetto
p. 177 [343] FELICE è ben chi selva ombrosa e folta sonetto
p. 178 [344] SE di questo volume ampio le carte sonetto
p. 178 [345] IMPARAVA a ferir Morte i viventi sonetto
p. 179 [346] ROMA, cadesti, è ver: già le famose sonetto
p. 179 [347] VINCITRICE del mondo, ahi chi t'hà scossa sonetto
p. 180 [348] TANTE reliquie tue cadute, e sparte sonetto
p. 180 [349] FELICI colli, simulacro vero sonetto
p. 181 [350] PERA chi pria da le secrete, e basse sonetto
p. 181 [351] O DE LA scala, ond'al celeste regno sonetto
p. 182 [352] QUANTO da quel di pria FRANCESCO mio sonetto
p. 182 [353] SEGUI saggio garzon l'aspro, c'hai preso sonetto
p. 183 [354] PUR da' gravi riposi anime invitte sonetto
Rime sacre.
p. 184 [355] PON freno al corso, e meta ai lunghi errori sonetto
p. 185 [356] GIA dietro a raggio di beltà, ch'offende sonetto
p. 185 [357] POICHE tanta da te luce mi viene sonetto
p. 186 [358] TROPPO è folle Signor chi per usanza sonetto
p. 186 [359] SCHIVO di vaneggiar, fuggo lontano sonetto
p. 187 [360] VOI, che dietro a fallaci, e cieche scorte sonetto
p. 187 [361] HOR leva alma ingorante i lumi al monte sonetto
p. 188 [362] PER la via, che di latte ornan le stelle sonetto
p. 188 [363] SE di tante bellezze adorno, e pieno sonetto
p. 189 [364] DONNA invitta del Ciel, pura e gradita sonetto
p. 189 [365] STELLA di Dio, che con sì chiaro albore sonetto
p. 190 [366] ITE pastori, alcun di voi non lasce sonetto
p. 190 [367] FELICE notte, ond'a noi nasce il giorno sonetto
p. 191 [368] QUANDO Cerere in Christo udì Natura sonetto
p. 191 [369] ALA pietosa Hebrea, mentre ch'oppresso sonetto
p. 192 [370] A QUESTA sacra tua mirabil mensa sonetto
p. 192 [371] GIUDA, amico ne vieni? ò pur fallaci sonetto
p. 193 [372] POSCIA, CHE troppo al fido amico ingrato sonetto
p. 193 [373] FUGGI fuggi la vita, hoggi hai la vita sonetto
p. 194 [374] MENTRE, quasi al'aprir di nova Aurora sonetto
p. 194 [375] AHI cinta è ben d'adamantina asprezza sonetto
p. 195 [376] USCITE uscite a rimirar pietose sonetto
p. 195 [377] MIRATE dal gran tronco, occhi miei lassi sonetto
p. 196 [378] MENTRE sù l'aspro legno il sommo amante sonetto
p. 196 [379] OVE da morte il rè del mondo oppresso sonetto
p. 197 [380] PIEGA i rami felici o sacra pianta sonetto
p. 197 [381] QUESTO tronco vital, ch'al gran serpente sonetto
p. 198 [382] L'ALME, che quasi erranti agne disperse sonetto
p. 198 [383] QUI per altrui lavar, di sangue tinse sonetto
p. 199 [384] DAL sacro avello a riportarne il die sonetto
p. 199 [385] IN Aquilone il seggio mio stellante sonetto
p. 200 [386] CANGIAI contrada, e 'n procurar diletto sonetto
p. 200 [387] PER calle, onde morendo a vita vassi sonetto
p. 201 [388] E QUESTA, oimè del tuo celeste figlio distici
p. 201 [389] QUEL, che già dal'Idea fiè di se stesso sonetto
p. 202 [390] QUESTA è di lei l'angelica figura sonetto
p. 202 [391] QUANDO a ritrar l'ANGEL terrestre intese sonetto
p. 203 [392] O PIU, ch'altra leggiadra agli occhi miei sonetto
p. 203 [393] PENDENTE quì dal tuo figliuol, che pende sonetto
p. 204 [394] FINTA dunque è costei? chi credea mai sonetto
p. 204 [395] LANGUE dal su' amor lunge afflitta, e sola sonetto
Rime varie.
p. 205 [396] LA dea, che 'n Cipro, e 'n Amathunta impera sonetto
p. 206 [397] SON le lagrime vostre o folli amanti sonetto
p. 206 [398] QUANDO dal dolce un tempo amato nido sonetto
p. 207 [399] CHI vuol veder del gioninetto [!] audace sonetto
p. 207 [400] BEN'hà sovra tutt'altre il pregio, e 'l vanto sonetto
p. 208 [401] QUESTI, che 'n vaghe forme e fonti, fiumi sonetto
p. 208 [402] INSTABIL Dea, che 'n sù la fronte hai sciolto sonetto
p. 209 [403] FUGGO i paterni tetti, e i patrij lidi sonetto
p. 209 [404] TOLTO ale fiamme il pargoletto amato sonetto
p. 210 [405] PACE a voi liete piagge, aure ridenti sonetto
p. 211 [406] VIDI i campi d'Hetruria, e le pendici sonetto
p. 211 [407] QUELLE, de' miei piacer dolci, e lascivi sonetto
p. 211 [408] STRATIA del buon MATTHEI cruda Fortuna sonetto
p. 212 [409] TENTò Fortuna ingiuriosa armarse sonetto
p. 212 [410] CHI ti toglie a Parnaso? e chi ti fura sonetto
p. 213 [411] E LA penna, e la lingua hai sparsa, e piena sonetto
p. 213 [412] CINTHIO, ch'un Ciel d'honor, con Cithio a paro sonetto
p. 214 [413] TRATTI i sassi al suo canto, alzar poteo sonetto
p. 214 [414] MESSO di Dio, che con sì dolci accenti sonetto
p. 215 [415] DOPPIA armonia TOMASO odon le genti sonetto
p. 215 [416] ODAN lo stil d'Amor gli animi ardenti sonetto
p. 216 [417] DA qual maestro, in quale scola il canto sonetto
p. 216 [418] SOLO, e fuor dela turba errante e vile sonetto
Proposte del Marino.
p. 219 [419] PAZZI, ben'ardi tu (veraci messi
Rubrica: Al sig. cavaliere frate Antonio de' Pazzi.
sonetto
p. 219 [420] MARINO, i arsi, e come forte ardessi
Rubrica: Risposta.
sonetto
p. 220 [421] ZEFIRO al tuo cantar si posa, e tace
Rubrica: Al sig. cavaliere Battista Guarini.
sonetto
p. 220 [422] GIA con le Muse anch'io, mentre vivace
Rubrica: Risposta.
sonetto
p. 221 [423] SOVRA l'ali d'Amor quinci si svelle
Rubrica: Al sig. Celio Magno.
sonetto
p. 221 [424] SOVERCHIO è, ch'Amor cerchi a sue facelle
Rubrica: Risposta.
sonetto
p. 222 [425] NON sì soave sparse alta armonia
Rubrica: Al sig. Francesco Bracciolini.
sonetto
p. 222 [426] ALA dura di fama alpestra via
Rubrica: Risposta.
sonetto
p. 223 [427] CARIA, mentr'al profondo orribil regno
Rubrica: Al sig. Giulio Caria.
sonetto
p. 223 [428] TENTAI, Marin, placar col canto indegno
Rubrica: Risposta.
sonetto
p. 224 [429] DA LA SPINA real, di cui s'honora [!]
Rubrica: Al sig. marchese Manfredi Malaspina.
[La correzione è proposta sulla base delle parole rima del sonetto di risposta che segue.]
sonetto
p. 224 [430] MIA SPINA di ciò sol gode, e si vanta
Rubrica: Risposta.
sonetto
p. 225 [431] HOR qual nome, hor qual loda, ond'io t'honori
Rubrica: Alla signora Margherita Sarocchi.
sonetto
p. 225 [432] CINGATI homai de' suoi più verdi allori
Rubrica: Risposta.
sonetto
p. 226 [433] MENTRE là dove hà più tranquillo, e chiaro
Rubrica: Al sig. Orsatto Giustiniano.
sonetto
p. 226 [434] VISSI anch'io d'Amor servo in stato amaro
Rubrica: Risposta.
sonetto
p. 227 [435] CONTESE audace, alfin cesse l'alloro
Rubrica: Al. sig. Tomaso Stigliano.
sonetto
p. 227 [436] TOCCAI con thosca man l'ordin canoro
Rubrica: Risposta.
sonetto
p. 228 [437] TASSO, s'è ver, ch'altrui fù dato in sorte
Rubrica: Al sig. Torquato Tasso.
sonetto
p. 228 [438] QUESTE MARIN, che piangi, essangui e smorte
Rubrica: Risposta.
sonetto
p. 229 [439] QUERCIA piegar, che 'l piè saldo, e tenace
Rubrica: Al sig. Vincenzo Bilotta.
sonetto
p. 229 [440] LA dolce lira del canoro Thrace
Rubrica: Risposta.
sonetto
Proposte al Marino
p. 230 [441] BEN può MARIN, con chiara, e nobil arte
Rubrica: Del sig. Alessandro Pera.
sonetto
p. 230 [442] QUESTO, a cui tante il ciel gratie comparte
Rubrica: Risposta.
sonetto
p. 231 [443] MARINO, andato è il tempo ch'io solea
Rubrica: Dell'Arido Academico.
sonetto
p. 231 [444] TEMPO fù già, ch'ardendo anch'io piangea
Rubrica: Risposta.
sonetto
p. 232 [445] LA vaga fera, e dispietata, ch'io
Rubrica: Del sig. Arrigo Falconio.
sonetto
p. 232 [446] SPESSO scriver di te bramo ben'io
Rubrica: Risposta.
sonetto
p. 233 [447] VERNA l'April degli anni miei sù 'l gelo
Rubrica: Del sig. Attilio Beringhieri.
sonetto
p. 233 [448] AHI tu non già; son'io, ch'agghiaccio e gelo
Rubrica: Risposta.
sonetto
p. 234 [449] FERMO era il volo homai, muto era il canto
Rubrica: Del sig. Camillo Camilli.
sonetto
p. 234 [450] CAMILLO, i lessi, e ben conosco hor quanto
Rubrica: Risposta.
sonetto
p. 235 [451] CANTAR s'ode, MARIN, sì dolcemente
Rubrica: Del sig. Camillo Pellegrino.
sonetto
p. 235 [452] CANTAI, CAMILLO, hor piango: Amor sovente
Rubrica: Risposta.
sonetto
p. 236 [453] L'IMMENSO Egeo degli amorosi pianti
Rubrica: Del sig. Carlo Noci.
sonetto
p. 236 [454] LA bella Hebrea, ch'a i duo canuti amanti
Rubrica: Risposta.
sonetto
p. 237 [455] MENTRE, MARIN, di gloria al sacro monte
Rubrica: Del Sig. Celio Magno.
sonetto
p. 237 [456] DEL volante destrier veloci e pronte
Rubrica: Risposta.
sonetto
p. 238 [457] SOVRA i cigni d'honore il canto, e 'l volo
Rubrica: Del sig. Fabio Sergardi.
sonetto
p. 238 [458] ROCO Mergo, e palustre un mar di duolo
Rubrica: Risposta.
sonetto
p. 239 [459] MARINO, anzi gran mare, anzi infinito
Rubrica: Del sig. Gabriel Zinano.
sonetto
p. 239 [460] È MAR la poesia: fan dolce invito
Rubrica: Risposta.
sonetto
p. 240 [461] UN bel ricco ocean di chiari pianti
Rubrica: Del sig. Gaspare Murtola.
sonetto
p. 240 [462] AHI son ben io fra lagrimosi amanti
Rubrica: Risposta.
sonetto
p. 241 [463] ASSEMBRI forse al nome un picciol mare
Rubrica: Del sig. Gio. Battista Strozzi.
sonetto
p. 241 [464] STROZZI, le rime tue sì dolci, e care
Rubrica: Risposta.
sonetto
p. 242 [465] TU, che 'l Tebro non men, ch'Arno, e Sebeto
Rubrica: Del sig. Gio. Battista Vitale.
sonetto
p. 242 [466] VIDI, mentre col cor tranquillo e queto
Rubrica: Risposta.
sonetto
p. 243 [467] MARIN, negasti al mio superbo colle
Rubrica: Del sig. Giovanni Villafranchi.
sonetto
p. 243 [468] VENIR del tuo Parnaso a far satolle
Rubrica: Risposta.
sonetto
p. 224 [469] QUESTA, che non a gli angeli simile
Rubrica: D'incerto
sonetto
p. 244 [470] DONNA, che già per sè fatta gentile
Rubrica: Risposta.
sonetto
p. 245 [471] HOR, CH'a forza, MARIN, la mente è volta
Rubrica: Di incerto.
sonetto
p. 245 [472] SCIPIO, tu sol non piagni: ahi ch'è sì folta
Rubrica: Risposta.
sonetto
p. 246 [473] CHI non sà, came [!] Febo hor detti, hor canti
Rubrica: Del sig. Nicla degli Angeli.
sonetto
p. 246 [474] NOV'ANGEL tu con rime alte, e sonanti
Rubrica: Risposta.
sonetto
p. 247 [475] MARIN, specchio di chiaro alto valore
Rubrica: Del sig. Pandolfo Spannocchi.
sonetto
p. 247 [476] PANDOLFO, è ben d'invitto alto valore
Rubrica: Risposta.
sonetto
p. 248 [477] MARIN, sì dolcemente il vostro ardore
Rubrica: Del sig. Paolo Lorago.
sonetto
p. 248 [478] ARSI gran tempo, e disfogar l'ardore
Rubrica: Risposta.
sonetto
p. 249 [479] FA dela nostra fama avare prede
Rubrica: Del sig. Ruberto Ubaldini.
sonetto
p. 249 [480] RUBERTO, a piè del colle, ove si vede
Rubrica: Risposta.
sonetto
p. 250 [481] MARIN, quel dolce ragionare accorto
Rubrica: Del sig. Salvatore Pasqualoni.
sonetto
p. 250 [482] PENSAI da folle ardir guidato e scorto
Rubrica: Risposta.
sonetto
p. 251 [483] MARIN, sì come il sol per sè risplende
Rubrica: Del sig. Tomaso Melchiori.
sonetto
p. 251 [484] VERO Inferno è il mio cor, che non attende
Rubrica: Risposta.
sonetto
p. 252 [485] TU, che con chiaro stil, MARINO, eguale
Rubrica: Del sig. Vincenzo Filingieri.
sonetto
p. 252 [486] O SE mai questa penna indegna, e frale
Rubrica: Risposta.
sonetto
p. 253 [487] FUR le favole prime un'ombra, un velo
Rubrica: Del sig. Don Vincenzo Toralto.
sonetto
p. 253 [488] NOVO Protheo son'io (già nol ti celo
Rubrica: Risposta.
sonetto